Avviso di conclusione indagini della Procura di Gela a 13 indagati che sono accusati di “ricettazione e utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze anabolizzanti al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti”.

Le indagini, condotte dal commissariato di polizia di Gela, erano state avviate nello scorso mese di febbraio parallelamente a un’inchiesta che mirava a fare luce su una presunta tentata estorsione sulla compravendita di una palestra.

Durante l’indagine sono emersi numerosi contatti, tra alcuni indagati, finalizzati all’acquisto e alla successiva vendita e somministrazione di steroidi anabolizzanti assunti dai frequentatori di palestre gelesi. Sono stati quindi identificati i soggetti che gestivano lo smercio delle sostanze dopanti e i canali illeciti di approvvigionamento a Gela, Vittoria e Comiso, tramite siti online o farmacie, riuscendo a ricostruire l’intera attività di commercializzazione.

Ne facevano largo uso taluni atleti per potenziare la massa muscolare in vista di future partecipazioni a concorsi di bodybuilding, anche a livello nazionale. Alcuni sarebbero stati colti da malore e avrebbero fatto ricorso alle cure del pronto soccorso ospedaliero. Parlando tra di loro al telefono, gli indagati utilizzavano un gergo allusivo simile a quello abitualmente utilizzato dai trafficanti di droga.