Avrebbe compiuto abusi su due sorelle, di 13 e 15 anni, figlie della compagna di suo fratello. È l’accusa contestata dalla Procura di Caltagirone ad uno “zio orco”, che vive in un paese del Calatino, che è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale aggravata. Gli episodi contestati sarebbero avvenuti nell’abitazione dove la famiglia viveva.

La madre delle due ragazzine, all’oscuro delle violenze, aveva avuto le figlie da una precedente relazione e da anni conviveva con il nuovo compagno, ma il fratello di quest’ultimo aveva sviluppato un interesse per la 13enne e la 15enne che avrebbe minacciato per farle tacere.

Le indagini sono state avviate nell’agosto scorso quando, secondo l’accusa, l’uomo ha tentato di denudare e violentare la 15enne. La ragazza è riuscita a fuggire e ad avvertire i carabinieri di Grammichele. Militari dell’Arma della compagnia di Caltagirone hanno allontanato le minorenni e la madre dalla casa e le hanno portate in un luogo sicuro, dove sono state sentite con le previste garanzie.

Il 42enne è stato arrestato e il Gip di Caltagirone, dopo l’interrogatorio di garanzia, ne ha disposto la detenzione cautelare ai domiciliari nell’abitazione familiare, dove non vivono più le vittime del reato contestato.

I fatti ricostruiti dai carabinieri

Il comportamento, secondo l’accusa, dell’uomo, negli ultimi tempi era cambiato per via dell’interesse sessuale nei confronti delle due ragazze. In più occasioni ha approcciato le sue vittime, specialmente la quindicenne, toccandola, sfruttando l’assenza degli altri componenti della famiglia, imponendole atti sessuali con l’uso della forza, abusando della sua posizione di autorità (in quanto fratello del patrigno, che le ospitava nella propria abitazione), minacciando pesantemente “… stai attenta a quello che fai!!! …” affinché non venisse rivelato a nessuno ciò che accadeva tra i due.

In pericolo anche la 13enne

L’uomo era ormai assolutamente consapevole dello stato di soggezione delle due ragazzine nei suoi confronti, tanto da sfruttarne la circostanza per reiterare ulteriori tentativi di violenza anche nei confronti della 13enne, venendo però interrotto dall’intervento della sorella maggiore che si era accorta di quanto stava accadendo.

Il tentativo di violenza

L’episodio che ha interrotto la sequela dei torbidi comportamenti posti in essere dall’uomo, si è verificato il 3 di agosto. In quell’occasione, ancora una volta nel pomeriggio, con le stesse modalità e circostanze, l’uomo aveva costretto la 15enne a subire gli atti sessuali già subìti precedentemente ma ulteriormente aggravati, stavolta, dal tentativo di giungere ad un rapporto sessuale completo dopo averla denudata con la forza.

La ragazza ha fermato il tentativo di stupro

Il tentativo di stupro non è stato fortunatamente portato a compimento per la decisa reazione della ragazza che, lottando in preda alla disperazione, è riuscita a divincolarsi e fuggire. Ciò ha ingenerato nell’adolescente la consapevolezza della necessità di richiedere aiuto ricorrendo ai carabinieri della locale Stazione, ai quali ha telefonato in preda al panico.

I militari dell’Arma, giunti immediatamente nell’abitazione in questione, hanno allontanato le minori unitamente alla madre, conducendole in un luogo sicuro, ove sono state ascoltate con le previste garanzie.

Le indagini svolte dai carabinieri, pertanto, hanno permesso di richiedere ed ottenere l’emissione di misura cautelare nei confronti del 42enne che, nell’immediatezza, è stato associato al carcere di Caltagirone e successivamente, a seguito del previsto interrogatorio di garanzia, è stato ristretto al regime degli arresti domiciliari presso l’abitazione familiare, atteso l’avvenuto allontanamento delle vittime del reato.

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