I carabinieri hanno messo fine ad una spirale di violenza domestica ad Aci Sant’Antonio, nel catanese. Un uomo di 27 anni è stato arrestato  per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. La misura cautelare è arrivata in seguito alle indagini che sono state confermate nella loro ricostruzione della Procura. Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno fatto luce sulle condotte poste in essere dal giovane che dal 2017 aveva allacciato una relazione sentimentale con una donna di 29anni, dalla cui unione è nata una bambina che adesso ha 3 anni.

La causa di ogni male

Il giovane, nel 2010, aveva subito un incidente stradale che ne ha causato una menomazione fisica. Da qui ha avuto un cospicuo indennizzo assicurativo che, inaspettatamente, è diventato la principale causa degli attriti con la madre di 49 anni. Come riferito da quest’ultima, ed anche dalla sua stessa compagna che ne avrebbe confermato la veridicità dei fatti, l’uomo sarebbe stato incapace di gestire in maniera oculata il denaro del risarcimento percepito. In particolare il 27enne avrebbe elargito somme di denaro a chiunque gliene facesse richiesta, oppure l’avrebbe dilapidato nei giochi on line trascorrendo anche intere nottate alla consolle, comportamento aggravatosi dopo l’inizio della sua relazione sentimentale.

I tentativi della madre

A tale situazione avrebbe cercato di porre rimedio la madre che, già dal novembre del 2019, avrebbe tentato di convincere il figlio ad intraprendere un percorso di supporto psicologico per superare la dipendenza dal gioco, ma tale iniziativa avrebbe invece ulteriormente incrinato il rapporto con il figlio che l’avrebbe più volte minacciata di morte aggredendola anche fisicamente. Comportamenti violenti che sarebbero stati rivolti anche nei confronti della sua compagna, costretta a subire continuamente ingiurie, schiaffi e spintoni.

Situazione degenerata

La situazione però sarebbe irrimediabilmente degenerata nello scorso ottobre quando questa violenza si è acuita. Il giovane avrebbe tentato di colpire la madre con una stampella, inducendola così ad abbandonare l’abitazione insieme alla nuora ed alla nipote, facendovi successivamente ritorno solo a seguito delle insistenti richieste del figlio. In quell’occasione la poveretta, dopo aver lasciato la nipote e la nuora all’interno dell’autovettura, avrebbe raggiunto il figlio in casa il quale, improvvisamente, avrebbe iniziato a colpirla con testate e pugni al volto ed allo stomaco, ma scusandosi con lei nel contempo adducendo le percosse a propria giustificazione quale irrefrenabile sfogo alla propria rabbia.

 La violenta aggressione

A seguito dell’aggressione la donna avrebbe riportato un trauma cranico, al volto ed alla mano sinistra, nonché la frattura delle ossa proprie del naso con relativa prognosi di trenta giorni. Il riscontro delle dichiarazioni, insieme all’acquisizione di numerosi elementi indiziari nel corso delle indagini, hanno quindi consentito al Gip etneo di emettere l’ordinanza cautelare a seguito della quale il 27enne è stato rinchiuso nel carcere di Termini Imerese.

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