Attività della polizia nel catanese con particolare attenzione nei confronti di soggetti ritenuti “socialmente pericolosi”. Nei confronti di S.S., 29 anni, con precedenti penali e di polizia per spaccio di sostanze stupefacenti, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Acireale, il questore di Catania ha emesso, ai sensi del Codice Antimafia, un provvedimento con il quale ordina la rimozione immediata del sistema di videosorveglianza che il giovane aveva installato all’esterno della sua abitazione.

Telecamere per controllare accesso

Infatti, nel corso di un controllo, gli agenti del commissariato di polizia di Acireale hanno notato che il sorvegliato speciale aveva installato nella sua abitazione due telecamere di videosorveglianza poste esattamente all’altezza del suo piano, una orientata sulla strada condominiale e l’altra che invece inquadrava la restante area condominiale. Secondo gli agenti l’obiettivo sarebbe stato quello di eludere e prevenire i controlli delle forze dell’ordine nei suoi confronti, dal momento che per accedere nella sua abitazione è necessario attraversare le zone riprese dalle telecamere.

Soggetto pericoloso

S.S. è ritenuto soggetto socialmente pericoloso anche dal tribunale delle misure di prevenzione che ha emesso la misura di prevenzione per le sue attività di spaccio ed è stato condannato, in via definitiva, nel 2020 a 2 anni di reclusione. In attesa della sentenza definitiva, come previsto dal Codice Antimafia, gli è stato fatto divieto adesso anche “…di possedere o utilizzare, in tutto o in parte, qualsiasi apparato di comunicazione radiotrasmittente, radar e visori notturni e altro… al fine di sottrarsi ai controlli di polizia”.

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