- Quattro denunce dei carabinieri per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere
- Singolare la scusa dei giovani fermati che hanno parlato di “Necessità di difendersi a Catania da tentativi di rapina”
- A Palagonia arrestato pregiudicato per furto in abitazione
Viaggiavano in auto con oggetti contundenti e pericolosi per “paura di essere rapinati”. I carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale di Catania hanno denunciato quattro giovani di Adrano rispettivamente di 19, 22, 23 e 25 anni, perché ritenuti responsabili in concorso di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.
Il controllo dei militari dell’arma
Questa notte i militari, mentre stavano eseguendo un servizio perlustrativo nella zona di via Galermo, hanno notato nei pressi di una stazione di servizio una Ford Focus station wagon con quattro persone a bordo ed hanno così imposto l’alt al suo conducente.
I quattro ragazzi sono stati controllati dai militari che, poi, hanno esteso la perquisizione all’autovettura rinvenendo una barra in ferro, una martellina, un bastone, nonché un coltello a serramanico della lunghezza di 32 centimetri ed addirittura una mazza di legno nella cui estremità, per un effetto ancora più devastante, erano state conficcate delle grosse viti.
La giustificazione singolare
Singolare la giustificazione addotta da uno dei denunciati, il quale ha tentato di giustificarsi con i militari con la necessità di difendersi a Catania da tentativi di rapina.
A Palagonia arrestato pregiudicato per furto in abitazione
I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Palagonia, presso la casa circondariale di Caltagirone, hanno notificato un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale calatino ad un 29enne pregiudicato palagonese, già sottoposto alla sorveglianza speciale.
I fatti risalgono a maggio
I fatti che hanno originato l’emissione del provvedimento cautelare si sono svolti nello scorso mese di maggio allorché la vittima, un catanese 50enne, si era recato nella caserma di Palagonia per denunciare il furto nientemeno che di tutti gli infissi esterni, porte interne, sanitari, mobili, elettrodomestici e quant’altro dall’abitazione ereditata dal padre, sita al primo piano di una palazzina in quella via Torino.
Lo strano furto, però, aveva fatto presagire ai militari che il ladro, desideroso di effettuare la ristrutturazione della propria abitazione a costo zero, sarebbe ritornato in quell’appartamento per asportare gli ultimi elementi rimasti ed ancora utilizzabili.
La loro attività di monitoraggio è stata presto premiata perché effettivamente, nei pressi dell’abitazione, hanno constatato la presenza di una Citroen C3 di proprietà del pregiudicato e di una Ape Piaggio.
Immediatamente saliti su per le scale hanno avuto la presenza del proprietario dell’Ape che ha loro riferito di essere stato incaricato dell’effettuazione di alcuni lavori di idraulica dal nipote del proprietario dell’abitazione del secondo piano, giunto poco dopo.
I militari pertanto, insieme a quest’ultimo, sono entrati all’interno della casa e, manco a dirlo, hanno trovato tutta la copiosa refurtiva che era stata asportata dall’abitazione del piano sottostante, nonché addirittura la serratura che era stata divelta dalla porta d’ingresso.
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