Migliaia di arresti e denunce principalmente per mafia, droga e furbetti del reddito di cittadinanza. Ben 60 mila chiamate e 21 mila interventi per reati, dissidi privati e soccorso. Anche le calamità naturali, che nel 2021 hanno colpito il catanese con incendi e alluvioni, e l’emergenza covid19 hanno impegnato notevolmente. Questo in estrema sintesi il quadro delle attività dei carabinieri nell’anno appena trascorso tra Catania e provincia. Oltre 52 mila pattuglie e perlustrazioni nel corso delle quali sono state identificate 177.697 persone dalle 9 compagnie, 2 tenenze, 61 stazioni e dai vari reparti speciali. Sono state 6.700 le persone denunciate e 2.700 quelle arrestate, 27.593 i reati rilevati che corrispondono al 76% delle denunce complessivamente presentate.
Mafia
Colpiti trasversalmente la quasi la totalità dei “clan” tuttora attivi nell’area catanese con l’arresto di oltre 80 persone. Sottratti un numero consistente di armi tra pistole, fucili ed armi bianche (356). Effettuati sequestri di beni per un valore di oltre 2,5 milioni di euro. Di rilievo, tra le altre, l’operazione “Centauri”, che ha consentito di fare piena luce sui gravissimi fatti di sangue verificatisi nell’agosto 2020 in viale Grimaldi, e quelle denominate “Sotto Scacco” e “Picaneddu”, che hanno documentato l’infiltrazione mafiosa del tessuto economico attraverso imprenditori compiacenti e senza scrupolo, nonché l’attenzione di una compagine mafiosa per investimenti illeciti riguardanti una casa discografica dedita alla produzione, distribuzione e promozione di musica neomelodica. Si è fatta luce sui presunti autori sia dell’omicidio di Santa Alleruzzo, consumato nelle campagne di Paternò tra la fine di del maggio e i primi giorni del giugno 1995, sia del gravissimo caso di “lupara bianca”, avvenuto in Catania il 12 febbraio dello scorso anno, che ha riguardato la scomparsa di Vincenzo Timonieri, unico omicidio di mafia che si è verificato nel 2021.
Droga
Nell’ambito del contrato allo spaccio di sostanze stupefacenti ci sono stati ben 809 arresti, di cui 142 per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti) eseguiti ed il sequestro di ingenti quantitativi di droga.
Reddito di cittadinanza
Le numerose operazioni condotte in ambito provinciale dai reparti dell’Arma, anche in collaborazione con il nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Catania, hanno consentito di acquisire elementi indiziari sul conto di 149 persone che, a vario titolo, con false attestazioni, hanno percepito il sussidio.
Violenza di genere
Registrati nell’ultimo semestre 4 femminicidi, tre dei quali ad opera di ex conviventi e fidanzati. A livello provinciale i risultati ottenuti dai carabinieri nello specifico settore hanno portato a oltre 92 arresti in flagranza e 300 misure cautelari eseguite su disposizione dell’autorità giudiziaria.
Covid19
Anche nel 2021 l’Arma è stata attivamente impegnata nello svolgimento di numerosi e delicati servizi tesi al contenimento della diffusione del fenomeno epidemico da covid19: dalle scorte ai primi vaccini lo scorso gennaio alle vigilanze in tutti i comuni della provincia (zone bianche, gialle, arancioni e rosse alternatesi nei mesi), sino ai servizi per il controllo del corretto uso delle mascherine e del possesso dei green pass (semplici e rinforzati).
Il caso eroico
I carabinieri del catanese sono stasi investiti in prima persona anche da un grave episodio. Ecco perché viene ricordato il sacrificio del vice brigadiere Sebastiano Giovanni Grasso, effettivo alla stazione carabinieri di Aci Sant’Antonio, il quale, il 6 settembre scorso, al termine della celebrazione della prima comunione di uno dei figli nella chiesa di Santa Maria degli Ammalati ad Acireale, è intervenuto libero dal servizio in ausilio dei colleghi intervenuti per sedare una rissa tra due famiglie. Nella circostanza ha riportato gravissime lesioni permanenti a seguito dell’esplosione a distanza ravvicinata di un colpo d’arma da fuoco da parte di uno dei contendenti, immediatamente arrestato.
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