Controlli a tappeto nella zona di Castello Ursino a Catania dove i residenti avevano segnalato situazioni di illegalità diffusa. Attività che ha portato i carabinieri anche a scoprire delle stalle abusive poco distanti con varie irregolarità.
L’operazione
I carabinieri della stazione di Catania Piazza Dante, insieme ai colleghi del 12° Reggimento “Sicilia” e con il supporto di veterinari dell’Asp, hanno svolto un servizio di controllo del territorio per il contrasto all’illegalità diffusa. In tale contesto i militari, anche in riscontro alle segnalazioni pervenute dai residenti che lamentano il caos creato da giovani che a bordo di motocicli invadono le aree pedonali o di verde pubblico, con grande rischio soprattutto per i bambini che usufruiscono dell’area, hanno così concentrato la loro attività di controllo nella zona di piazza Federico di Svevia.
Controlli mirati
I militari dell’arma hanno così organizzato controlli mirati alla verifica del rispetto del codice della strada, con posti di controllo nell’area circostante il Castello Ursino. Ad essere state impiegate pattuglie di supporto che hanno consentito di identificare 36 persone e di controllare 16 veicoli, elevando sanzioni amministrative per un importo complessivo di 12.147 euro, oltre che a sequestrare e sottoporre a fermo diversi motoveicoli.
Le stalle
Nel corso dell’attività i militari inoltre, facendo attenzione ad alcuni giovani che dopo essere stati controllati in piazza si sono diretti in gruppo verso le strade del quartiere di San Cristoforo, hanno successivamente scoperto che il loro luogo di ritrovo erano due stalle, ubicate rispettivamente in via Barcellona ed in via Nicotra. Al loro interno hanno trovato il proprietario, un catanese 68enne, e scoperto che i locali erano allacciati abusivamente alla conduttura pubblica. Il titolare è stato quindi denunciato all’autorità giudiziaria per furto aggravato. Trovati anche quattro cavalli che sono stati sottoposti a controlli da parte del veterinario dell’Asp, risultando in apparenti buone condizioni di salute. Ad essere rilevate però irregolarità relativamente al sistema di identificazione degli animali poiché sprovvisti di microchip. Gli equini sono stati sottoposti a fermo ufficiale anche per consentire accertamenti sanitari e documentali al personale dell’Asp mentre al proprietario è stata elevata una sanzione complessiva di 20.660 euro.
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