- Le ceneri dell’Etna da rifiuto a risorsa grazie a progetto dell’UniCt
- Reucet studia i possibili diversi impieghi, dai materiali da costruzione, alle pavimentazioni stradali
- La cenere potrebbe ridurre l’inquinamento ambientale
Da rifiuto a risorsa, da problema a opportunità. Le ceneri vulcaniche dell’Etna, cadute copiosamente soprattutto sui paesi pedemontani nelle ultime settimane a seguito dei frequenti parossismi del vulcano potrebbero essere utilizzate per diverse applicazioni nei settori dell’ingegneria civile e ambientale. Lo dicono i risultati del progetto REUCET (Recupero e utilizzo delle ceneri vulcaniche etnee), condotto da un team di studiosi dell’Università di Catania e finanziato dal Ministero dell’Ambiente.
Obiettivo ridurre il consumo di risorse
Come evidenziato dal professore Paolo Roccaro, ordinario d’Ingegneria sanitaria ambientale del dipartimento di Ingegneria civile e Architettura – Dicar e responsabile scientifico del progetto REUCET, l’uso delle ceneri vulcaniche in sostituzione di materiali naturali consentirebbe il duplice vantaggio ambientale di ridurre il consumo di risorse naturali e di evitare lo smaltimento della cenere come rifiuto, promuovendo la transizione verso un’economia circolare.
Le ceneri in processi e tecniche di produzione
Il progetto affronta il problema del recupero delle ceneri vulcaniche etnee in modo sistematico.La tematica è stata affrontata con un approccio interdisciplinare che ha coinvolto diversi gruppi di ricerca coordinati dai professori Salvatore Damiano Cafiso, Loredana Contrafatto, Ernesto Motta e Federico Vagliasindi del Dicar, Antonino Pezzino e Marco Viccaro del dipartimento di Scienze biologiche geologiche e ambientali e Enrico Ciliberto del dipartimento di Scienze chimiche. È stato studiato l’uso della cenere in processi e tecniche di produzione già esistenti con immediato trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese del territorio. Sono state a tal proposito valutate diverse possibilità di utilizzo della cenere e dei lapilli dell’Etna: dall’impiego nel calcestruzzo, nelle malte, negli intonaci, alla realizzazione di prodotti laterizi tradizionali, a sottofondi stradali, a opere geotecniche, fino a soluzioni in cui viene utilizzato come adsorbente con finalità di riduzione dell’inquinamento.
Dalle ceneri materiali innovativi
Risultati interessanti sono stati trovati nel confezionamento di malte, intonaci e pannelli isolanti, grazie alle proprietà d’isolamento termico dovute all’elevata porosità che contraddistingue i prodotti piroclastici. Inoltre, i prodotti ceramici realizzati presentano complessivamente caratteristiche fisico-meccaniche in linea con quelle mostrate dai prodotti ceramici convenzionali, persino migliori in alcuni casi. I ricercatori hanno anche valutato la realizzazione di materiali innovativi per il contenimento dell’inquinamento. Un’altra alternativa appropriata e sostenibile studiata è il recupero ambientale di aree degradate chepermetterebbe d’impiegare le migliaia di tonnellate di cenere cadute. Anche l’impiego nell’edilizia e nelle pavimentazioni stradali della viabilità provinciale consentirebbe l’uso di volumi importanti con limitati costi di trasporto.
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