• 30 persone in carcere e 10 ai domiciliari in operazione dei Carabinieri
  • Colpite le famiglie Alleruzzo, Assinnata e Amantea e il gruppo di Belpasso
  • Gli indagati  rispondono dell’accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione e altri reati

Sono 40 le persone indagate nell’ambito di una operazione coordinata dalla Dda di Catania ed eseguita da 300  Carabinieri. Il Gip ha ordinato il carcere per 30 soggetti e i domiciliari per altri 10 indagati. Tutti sono considerati appartenenti alle famiglie mafiose afferenti al clan “Santapaola-Ercolano”, articolato in gruppi stanziati sul territorio della provincia di Catania. Il provvedimento colpisce in particolare il gruppo di Paternò storicamente diretto dalle famiglie Alleruzzo, Assinnata e Amantea e il gruppo di Belpasso.

Le accuse

Dopo il vecchio boss Alleruzzo, a prendere le redini della famiglia sarebbero stati il Domenico Assinnata e il figlio Salvatore come emerso da precedenti operazioni. Gli indagati nell’ambito dell’indagine rispondono dell’accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata alle truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche da parte dell’INPS; i fatti sono contestati sino all’agosto 2019.

Dichiarazioni dei pentiti

La ricostruzione delle accuse è partita grazie alla dichiarazione di alcuni collaboratori di giustizia, Mirko Presti e Gianluca Presti ai quali si sono aggiunti Orazio Farina e Giuseppe Calio che hanno confermato che Santo Alleruzzo  inteso “a vipera” in occasione dei permessi premio si recava a Paternò per impartire direttive al clan, mantenendo quindi un ruolo di comando. Le indagini hanno permesso di scoprire che il clan mafioso di Paternò e facente parte del clan “Santapaola-Ercolano”, al suo interno era a sua volta articolato in tre gruppi, facenti rispettivamente capo alle storiche “famiglie” mafiose Alleruzzo, Assinnata e Amantea.

Le tre famiglie al potere

In sintesi, all’esito delle indagini è stata ricostruita la ripartizione in sottogruppi del clan mafioso: il gruppo che faceva riferimento alla famiglia Alleruzzo, guidato dall’ergastolano Alleruzzo Santo; il gruppo che faceva capo alla famiglia Assinnata con a capo Puglisi Pietro e Assinnata Domenico Senior, quest’ultimo quale figura storica e carismatica del clan; il gruppo che faceva capo alla famiglia Amantea guidato da Amantea Salvatore Vito e Beato Giuseppe, quest’ultimo già stretto collaboratore di Amantea Francesco, padre di Salvatore Vito, storico uomo d’onore del clan; e infine il gruppo di Belpasso, gestito da Stimoli Barbaro e Licciardello Daniele.

Imprenditori conniventi

Le indagini hanno permesso di ricostruire la rete di favori da imprenditori locali volti a favorire consapevolmente le illecite attività del clan. Salvatore Tortomasi è ritenuto responsabile di concorso in associazione mafiosa. Quale titolare di una ditta che si occupava di commercializzazione di prodotti agricoli e ortofrutticoli, pattuendo con i vertici mafiosi, il versamento di somme di denaro anche quale percentuale degli utili dell’attività d’impresa e consentendo agli stessi di concludere affari occultamente in società con se stesso, riusciva nei territori sotto il controllo del clan mafioso a imporsi in posizione dominante nelle attività economiche esercitate. Così otteneva protezione nei confronti dei creditori e di altri clan mafiosi.

Truffe e droga

L’indagine  ha permesso anche di disarticolare tre diverse associazioni per delinquere finalizzate al traffico di stupefacenti ed è stata contestata una tentata estorsione aggravata ai danni dell’industria dolciaria “Condorelli” di Belpasso. Nel corso delle indagini emergeva, inoltre, l’esistenza di un sodalizio, capeggiato da Amantea Salvatore Vito e Beato Giuseppe, componenti anche del clan mafioso, finalizzato a commettere più delitti di truffa e falso in danno dell’INPS, al fine di fare ottenere indebitamente l’indennità di disoccupazione agricola a falsi braccianti agricoli compiacenti.

I nomi degli arrestati

Misura cautelare in carcere

ALLERUZZO Francesco, nato a Palermo il 22/12/1982
ALLERUZZO Santo, nato a Paternò il 21/03/1954;
AMANTEA Salvatore Vito, nato a Paternò il 19/10/1995;
ASSINNATA Domenico Filippo, nato a Agira il 29/04/1952;
BEATO Giuseppe, nato a Paternò il 30/11/1979;
BEFUMO Davide Alessandro nato a Paternò il 08/05/1980;
BORZI’ Omar Francesco, nato a Augusta il 18/09/1989;
DI LEO Lorenzo, nato a Paternò 10/11/1991;
DI LEO Marco, nato a Paternò il 10/11/1991;
DI MAURO Sebastiano, nato a Catania il 13/04/1994;
FAZIO Alessandro, nato a Paternò il 06/07/1977;
FONTANAROSA Michele, nato a Catania il 13.4.1957;
FRENI Giorgio, nato a Catania il 27/10/1965;
GATTARELLO Vincenzo, nato a Catania il 03/02/1982;
LICCIARDELLO Daniele, nato a Catania il 07/08/1973;
MENDOLARO Alfio, nato a Catania il 28/06/1981;
MOBILIA Francesco, nato a Paternò il 19/05/1980;
MOBILIA Giuseppe, nato a Paternò il 19/11/1977;
PARISI Carmelo, nato a Paternò (CT) il 08/04/1975;
PUGLISI Pietro, nato a Paternò il 11/08/1974;
RECCA Giuseppe, nato a Catania il 05/09/1963;
SCHILLACI Lorenzo Michele, nato a Troina (EN) il 25/04/1968;
SCUDERI Ivan Gianfranco, nato a Catania il 10/10/1992;
SINATRA Orazio, nato a Paternò il 22/01/1971;
SINATRA Giuseppe, nato a Paternò il 27/12/1993;
STIMOLI Barbaro, nato a Paternò il 01/07/1978;
STIMOLI Salvatore, nato a Paternò 02/12/1981;
STIMOLI Vincenzo junior, nato a Paternò il 30/09/1994;
TERRANOVA Cristian, nato a Paternò il 24/09/1992;
TORTOMASI Salvatore, nato a Paternò il 16/03/1958.

Agli arresti domiciliari

CORSARO Enrico Maria nato a Catania il 15.12.1972;
COSENTINO Barbaro Luca Maria, nato a Paternò il 06/07/1995;
GIANGRECO Giovanni Battista, nato a Paternò il 15/08/1995;
LA DELFA Andrea, nato a Paternò il 25/10/1980;
MALANDRINO Pasqualino, nato a Siracusa il 27/06/1981;
NICOTRA Angelo nato a Catania il 12.12.1974;
ORTO Giuseppe, nato a Paternò il 03/06/1962;
PIRRO Alfio, nato a Catania il 26/09/1975;
SARACENO Sebastiano, nato a Siracusa il 06/12/1965;
SINATRA Maurizio, nato a Paternò 08/05/1988.

Articoli correlati