Sono 16 i dipendenti comunali di Catania risultati positivi al tampone Covid-19, sui 1098 sottoposti nell’ultima settimana appena trascorsa allo screening generalizzato, avviato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Asp3. Gli impiegati con esito positivo, circa l’1,5 % del totale, sono stati posti in quarantena e gli uffici di appartenenza oggetto di nuova sanificazione, attuando un preciso piano di protocolli di prevenzione, attivato secondo le singole necessità, già nelle settimane scorse.

Il Comune ha ridotto nei limiti del possibile gli accessi al pubblico, incrementando il ricevimento solo per appuntamento, proprio al fine di ridurre al minimo le possibilità di contatto interpersonale. Escludendo gli impiegati che operano secondo un front office operativo (polizia locale, manutenzione, protezione civile) sono circa il 50% i dipendenti comunali che a rotazione esercitano in regime di smart working, proprio al fine di garantire maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro.

Ormai è una questione di giorni: fra il 26 e il 27 novembre la curva dell’epidemia di Covid19 dovrebbe raggiungere il picco e finalmente cominciare a piegarsi verso il basso. Non sarà però una strada in discesa perché i casi continuano a essere numerosi e, sebbene potrebbero ridursi della metà per Natale, richiederanno la massima attenzione soprattutto non si dovrà abbassare la guardia.
Anche i dati del ministero della Salute indicano la progressiva riduzione del numero dei casi, anche se oggi, a 11 mesi dall’inizio dell’emergenza, l’Italia ha superato la soglia delle 50.000 vittime (50.453), con un incremento di 630 rispetto al giorno precedente. Sono 22.930 i nuovi casi di nuovo coronavirus individuati in Italia nelle ultime 24ore, circa 5.400 meno del giorno precedente, che portano il totale dei contagiati dall’inizio dell’emergenza a 1.431.795.
Il rapporto fra casi positivi e tamponi (148.945 nelle ultime 24 ore) è ancora elevato e, con il 15,3%, non si discosta molto dai valori registrati nei giorni scorsi. Una buona notizia è che per la prima volta dall’inizio della seconda ondata, calano gli attualmente positivi: secondo il bollettino del ministero della Salute sono 796.849, ossia 9.098 in meno rispetto al 22 novembre, quando erano 805.947. Segno meno anche sui ricoveri nelle unità di terapia intensiva, con nove nelle ultime 24 ore contro i 43 del giorno precedente, per un totale di 3.810. In aumento, invece, i ricoveri nei reparti ordinari degli ospedali: ad oggi ci sono 34.697 persone, con un incremento rispetto di 418, quasi il doppio di domenica (+216).
Anche i dati delle regioni continuano a mostrare realtà diversificate, con la Lombardia che si conferma ancora al primo posto per numero dei casi (5.289), seguita a distanza da Veneto (2.540). Emilia Romagna (2.347) e Lazio (2.341). Secondo i calcoli seguiti dal fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento, e basati sui dati forniti dalla Protezione civile, fra il 26 e il 27 novembre la curva dell’epidemia dovrebbe toccare il picco. Per quella data il numero complessivo dei casi dovrebbe passare dagli attuali 796.849 a circa 830.000 casi positivi. Un numero che potrebbe dimezzarsi per Natale, anche se il numero resterà comunque molto alto e richiederà la massima attenzione.

(foto di repertorio)