- La Covid area è stata attrezzata secondo il piano di intervento
- Ci saranno 10 postazioni per i test rapidi e circa 20 medici dell’Asp di Catania
- Se positivo, il passeggero sarà messo in isolamento per essere accompagnato in un Covid hotel o al proprio domicilio
Di nuovo tamponi per monitorare il covid. Da oggi 19 luglio è ripartito lo screening dei passeggieri in arrivo all’aeroporto di Catania così come disposto dall’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci. Lo comunica la Sac, l’azienda di servizi dello scalo etneo.
Al Terminal B
L’area per effettuare i tamponi, come annunciato, è stata allestita all’interno del Terminal B, la vecchia aerostazione Morandi, i cui spazi sono stati riadattati per consentire di ottemperare a quanto disposto dal governo regionale.
Dieci postazioni per i test rapidi
La Covid area è stata realizzata secondo il piano di intervento messo a punto dal commissario straordinario per l’emergenza, dottor Pino Liberti: sono 10 le postazioni per effettuare i test rapidi e circa venti i medici dell’Asp di Catania che saranno a disposizione dei passeggeri. Questi, una volta atterrati, potranno facilmente raggiungere la zona per lo screening, accedere alla sala di attesa, aspettare il proprio turno per sottoporsi quindi al tampone e attendere l’esito dello stesso. Se positivo, il passeggero sarà messo in isolamento per poi essere accompagnato in un Covid hotel o presso il proprio domicilio.
“Voglio ringraziare il commissario Liberti, l’Asp, la protezione civile regionale e il personale aeroportuale che hanno consentito di allestire l’area Covid all’interno del Terminal B – afferma l’amministratore delegato della Sac, Nico Torrisi – una dimostrazione di prontezza ed efficienza che ha permesso di predisporre spazi e servizi in tempi record per poter ottemperare all’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci. Sac si è messa subito a disposizione e questa soluzione ci ha permesso di non ridurre gli spazi all’interno dell’aerostazione, che resta dedicata ai passeggeri, il cui numero sta avvicinandosi a quello registrato nello stesso periodo del 2019”.
“Anche per questo – aggiunge il presidente della Sac, Sandro Gambuzza – caldeggiamo che, chiunque arrivi a Catania, si sottoponga a tampone, raccomandando ancora una volta a tutti di assumere comportamenti corretti, mantenere i dispositivi di protezione individuale e il distanziamento”.
“Siamo soddisfatti – commenta il commissario Liberti – perché abbiamo messo in piedi una struttura praticamente dal nulla e per questo devo ringraziare gli enti di Stato, l’Enac, la Sac e al suo amministratore delegato, Nico Torrisi, che sono stati molto collaborativi”.
Chi deve effettuare il tampone
Il tampone è un obbligo per tutti i passeggeri provenienti da Malta, Spagna, Portogallo, come prevedono le ordinanze regionali n.71 e n.75, nonché chi proviene dai Paesi extraeuropei per i quali il governo nazionale ha previsto l’obbligatorietà.
Potrà sottoporsi al test rapido, su base volontaria, chiunque arrivi presso lo scalo etneo: basterà recarsi nel Terminal B, muniti di carta d’imbarco, seguendo la segnaletica o chiedendo informazioni al personale della protezione civile che sarà presente agli arrivi. Per eseguire il test in aeroporto non è necessaria alcuna prenotazione, né modulo da compilare.
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