Emergenza Covid19, già al lavoro da questa mattina a Catania il gruppo di supporto per i medici di medicina generale.

Di cosa si occupa il gruppo di supporto

Fornisce tempestiva assistenza per accelerare le procedure burocratiche legate ad isolamento e fine isolamento dei soggetti positivi. La costituzione del nuovo ufficio, composto da dieci persone, mira a ridurre i tempi di attesa creando un canale di comunicazione più immediato tra medici di medicina generale e Usca.

Il quartier generale in via Pasubio

Il gruppo di lavoro opera in via Pasubio, quartier generale del commissario emergenza Covid, e quindi a stretto contatto con gli altri uffici. Ogni componente dell’ufficio ha un numero dedicato, comunicato ai medici di medicina generale che gli sono stati assegnati.

L’assistenza ai medici

“L’avvio di questo servizio – spiega il commissario emergenza Covid, Pino Liberti – contribuirà a velocizzare le procedure e fornirà una puntuale assistenza ai medici su tutti gli aspetti che riguardano la gestione dei soggetti positivi. Ricordo che su direttiva del commissario nazionale Covid è possibile effettuare il tampone per i minorenni in modo gratuito nelle farmacie, basta la prescrizione del medico di famiglia. Nel frattempo siamo quasi pronti per l’apertura di un nuovo grande drive in tamponi in contrada Jungetto (via Passo del fico 70, sede del Maas), operativo già da lunedì. Sostituirà quello di via Forcile che sarà utilizzato soltanto per i tamponi programmati”.

Intanto a Palermo è corsa al tampone, ancora lunghe code alla Fiera del Mediterraneo

Code alla Fiera del Mediterraneo anche stamattina per i vaccini ma soprattutto per i tamponi. Anche oggi le vie attigue all’hub palermitano pullulano di automobili in fila. In tanti sono in attesa di sapere se possono essere “liberati” dopo essere risultati positivi al Covid nei giorni scorsi, altri, invece, essendo venuti a contatto con positivi, chiedono il tampone per scoprire se sono positivi o meno. Insomma, è ancora corsa al tampone a Palermo.

Positivi asintomatici non più conteggiati tra i ricoveri Covid

I positivi asintomatici non saranno più conteggiati nel conto dei ricoveri. Lo ha deciso il Ministero della Salute che ha appena emanato una circolare in tal senso. I positivi asintomatici però continueranno a restare nel conteggio come dei ‘casi’.

La nuova circolare del Ministero della Salute

I pazienti ricoverati in ospedale per cause diverse dal Covid che risultino positivi ai test per il virus SasrCoV2, ma asintomatici, qualora assegnati in isolamento al reparto di afferenza della patologia, saranno conteggiati come ‘caso’ Covid ma non saranno conteggiati tra i ricoveri dell’Area Medica Covid. Ciò fermo restando il principio di separazione dei percorsi e di sicurezza dei pazienti. Lo prevede la nuova circolare del ministero della Salute, che accoglie le richieste delle Regioni in tal senso.

I dati del monitoraggio settimanale

Intanto in Italia le terapie intensive salgono al 17,5% dal 15,4 e i reparti ordinari al 27,1% dal 21,6. Lo evidenziano i dati del Monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità e del Ministero della Salute che confermano come continua a crescere il tasso di occupazione in terapia intensiva che sale al 17,5% rispetto al dato del 15,4% riferito al 6 gennaio. Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 27,1%. L’incidenza settimanale dei casi di Covid a livello nazionale continua ad aumentare: 1988 ogni 100.000 abitanti contro 1669 ogni 100.000 abitanti. Nel periodo 22 dicembre 2021 – 4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,56 (range 1,24 – 1,8), in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente – quando è risultato pari a 1,43 – e ben al di sopra della soglia epidemica.

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