Scoperta nel Catanese una discarica abusiva con tonnellate di scarti di pietra lavica. I carabinieri della stazione di Belpasso hanno denunciato i soci amministratori di un’azienda specializzata nella lavorazione di basalto lavico, entrambi catanesi, in quanto ritenuti responsabili di violazione delle norme in materia ambientale relative alla gestione illecita di rifiuti.
I militari, nel corso degli ordinari servizi di controllo del territorio, hanno individuato in via Mongibello, all’interno del terreno aziendale, una vera e propria discarica abusiva di circa 3 mila metri quadrati, priva di pavimentazione, adibita a deposito di circa 500 tonnellate di scarti provenienti dalla lavorazione del materiale basaltico, rottami e materiale inerte. L’area è stata posta sotto sequestro.
Nei mesi scorsi sono arrivati i sigilli a due discariche abusive nella provincia di Messina con rifiuti tossici e pericolosi. Le aree sono state individuate nei territori di Pace e San Filippo del Mela. Ad operare la guardia di finanza del comando provinciale di Messina che ha portato a termine le attività culminate in tre distinti controlli. Complessivamente le due aree si sviluppavano su circa 3 mila metri quadrati. Le fiamme gialle hanno individuato e posto sotto sequestro una vasta area adiacente la zona industriale di Pace del Mela, trasformata in una vera e propria discarica abusiva. Sulla superficie, risultata essere di proprietà comunale, sono stati rinvenuti materiali di vario genere: da elettrodomestici fuori uso a materiale plastico e ferroso, elementi di arredamento, rifiuti solidi urbani e persino gli scarti di lavorazione di un’officina meccanica, materiali altamente inquinanti e nocivi per la salute umana.
Nel corso di ulteriori accertamenti, condotti nel limitrofo comune di San Filippo del Mela, i finanzieri mamertini hanno scoperto, nelle vicinanze di un torrente, un terreno riconducibile al titolare di una ditta di traslochi ed al proprio coniuge, nel quale era stato accumulato di tutto: dalle carcasse di veicoli arrugginiti a pneumatici deteriorati, materiale ferroso ed elettrico, scarti di lavori edili, materassi ed addirittura le ceneri di rifiuti dati in precedenza alle fiamme. Marito e moglie, proprietari del sito sottoposto a sequestro, sono stati entrambi denunciati all’autorità giudiziaria di Barcellona Pozzo di Gotto per l’ipotesi di reato di abbandono di rifiuti e gestione di discarica non autorizzata.