Ponte sullo Stretto, trasporti e sanità. La segretaria nazionale del Pd Elly Schlein chiude a Catania la festa regionale del Pd. Affronta di passaggio la questione morale ma si concentra sui grandi temi che riguardano i cittadini e parte dal tema caro voli.

 

Caro voli è un diritto negato

Il tema del caro voli “è una questione molto sentita perché a proposito degli abbonamenti unici nazionali qua io ricevo testimonianze costanti di persone, anche studenti o lavoratori, che non riescono a tornare a casa per queste festività perché costa troppo. Anche su questo chiediamo al governo di intervenire perché è troppo difficile per le persone potersi permettere un biglietto con i prezzi schizzati. Questo vuol dire non permettere a molte famiglie di passare insieme il Natale” ha detto la segretaria Dem Elly Schlein a Catania.

“Oggi il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato un abbonamento unico nazionale in Spagna che aiuta l’accessibilità del trasporto pubblico locale e guarda in particolare ai giovani che con 30 euro si potranno spostare in tutta la Spagna. In Italia, intanto, il governo di Meloni e Salvini continua a tagliare le risorse sul trasporto pubblico locale scaricando vergognosamente le proprie responsabilità sui sindaci che davanti ai tagli del governo non potranno che o ridurre le corse e prendersi la colpa al posto di Salvini, o aumentare i prezzi di biglietti e quindi prendere la colpa al posto di Salvini non è accettabile”.

“Il trasporto pubblico – ha infine aggiunto – è un diritto fondamentale dei cittadini e questo governo deve smettere di tagliare le risorse e mettere i comuni in condizioni di far spostare le persone”.

Il fallimento del Ponte

“Avevamo chiesto con dei nostri emendamenti di rimodulare le folli risorse messe su un progetto dannoso e sbagliato come quello del ponte sullo Stretto di Messina, che è stato anche bloccato dalla Corte dei Conti, ma avevamo chiesto di mettere quelle risorse sulle infrastrutture necessarie per i siciliani e i calabresi. Invece, un’altra volta, pare, che il governo sposti quelle risorse davanti al fallimento del ponte ma le vada a mettere su altre priorità magari quelle dovute ai pasticci che hanno fatto su Transizione 5.0″.

“Noi – ha aggiunto – chiediamo invece che quelle risorse siano messe a disposizione delle infrastrutture che i siciliani e i calabresi aspettano”.

Serve una difesa della sanità pubblica

“Noi siamo qui a ribadire le priorità del Partito democratico, ovvero, la difesa della sanità pubblica universalistica perché ci sono sei milioni di italiani che non si riescono più a curarsi per le liste d’attesa, i salari che sono troppo bassi mentre il costo della vita continua ad aumentare” ha detto, poi, cambiando argomento.

“L’ho ricordato anche ieri alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – ha aggiunto – i beni alimentari sono aumentati negli ultimi quattro anni del 25% e negli stessi anni, sono dati dell’Istat gli stipendi reali degli italiani hanno perso nove punti percentuali. Vuol vuol dire che con quegli stessi stipendi in tasca, gli italiani, quando vanno a fare la spesa non riescono a comprare le stesse cose e devono rimettere tante cose sullo scaffale di questo ci dobbiamo occupare”.

La questione morale

“La nostra attenzione è massima per la situazione politica in Sicilia perché è chiaro che il presidente della Regione Schifani non è nelle condizioni politiche di segnare una discontinuità e un cambiamento rispetto al grave sistema di potere che è emerso nelle tante inchieste che purtroppo coinvolgono la regione” attacca, poi, la segretaria sulla questione morale in Sicilia.

“È per questo motivo – ha aggiunto – che noi chiediamo a lui di fare un passo indietro e di lasciare respirare quest’isola che ha bisogno di cambiamento e ha bisogno di poter vedere futuro, restituire speranza soprattutto ai tanti giovani siciliani che stanno emigrando perché non hanno una prospettiva solida”.

“Quelle inchieste – ha evidenziato la leader del Pd- fanno emergere un sistema di potere che intacca concorsi, manager della sanità ma pure la distribuzione delle risorse al terzo settore che in questa regione in particolare, invece, avrebbe bisogno di criteri trasparenti per poter stare al fianco di quei siciliani – ha concluso – che fanno più fatica e purtroppo quello che stanno vedendo allontana ancora di più la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.

Glissa sulla polemica con Conte ad Atreju

Non risponde, invece, a chi le domandava della polemica con l’altro leader di sin istra Giuseppe Conte ” Grazie. Io qui sono in Sicilia” ha detto glissando, così sulle parole dall’ex premier e leader del M5d Giuseppe Conte che alla festa di FdI ‘Atreju’ aveva sottolineato ‘non siamo alleati di nessuno’.