Azioni di contrasto dello sfruttamento del lavoro minorile e alla gestione illegale dei rifiuti nel quartiere catanese di di Librino ad opera degli uomini della Questura.
In viale San Teodoro, in viale Grimaldi e in viale Moncada, sono state scoperte alcune discariche a cielo aperto in aree di circa 10 mila metri quadri in cui erano presenti decine di tonnellate di materiale come Eternit, pezzi di motore non bonificati e altro ancora.
Le indagini hanno permesso di scoprire anche i presunti responsabili delle discariche. Si tratta di due uomini, uno dei quali con è risultato percettore di reddito di cittadinanza. I due lavoravano in nero nel settore dello svuotamento cantine, depositi e abitazioni e dello smaltimento illegale dei rifiuti, anche speciali pericolosi.
I due uomini sono stati sorpresi mentre scaricavano da un autocarro grossi cumuli di materiale. Durante l’attività di polizia, è stato anche scoperto anche che uno dei due aveva occupato abusivamente un immobile dell’Istituto Autonomo Case Popolari per allestirvi un ulteriore deposito di raccolta illegale di rifiuti speciali.
Entrambi sono stati indagati in stato di libertà per i reato di raccolta, gestione e abbandono illegale di rifiuti speciali sulla pubblica via; denunciati anche e rispettivamente per truffa aggravata, per l’ingiusto conseguimento del reddito di cittadinanza, e per l’invasione dell’immobile di proprietà dell’I.A.C.P. I due indagati hanno ripristinato lo stato dei luoghi, ripulendo quindi, la strada; il in loro uso mezzo è stato sequestrato penalmente, ai fini della confisca.
Nel corso di un altro controllo di un autocarro con a bordo 3 persone. Gli agenti hanno scoperto un lavoratore in nero che aveva portato con sé il nipote di 14 anni, per farlo lavorare nel trasporto e nella raccolta dei rifiuti speciali. Il minore, affidato all’uomo dalla madre, lavorava in età non consentita e senza alcun dispositivo di protezione individuale. È stato anche accertato che il minore non frequenta la scuola dell’obbligoe per tale motivo, la madre del ragazzo è stata indagata in stato di libertà per il reato di interruzione della scuola d’istruzione dell’obbligo, i due adulti con i quali il giovane è stato controllato sono stati indagati per sfruttamento del lavoro minorile. (immagine di repertorio)
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