“Catania e provincia hanno bisogno di idee, interventi, azioni collettive in tutti gli ambiti, economici e sociali. Niente, nessuno resti al palo, escluso dalla ripartenza. La Zona economica speciale rappresenta un fatto concreto dopo decenni di annunci, ma è evidente che non basta. Liberare questo territorio dallo scandalo delle incompiute, rilanciare le opere pubbliche: questo sì che sarebbe un poderoso segnale di attenzione!”. Lo dichiarano i componenti dell’Esecutivo della Uil di Catania, riunito oggi dalla segretaria generale Enza Meli nella sala-conferenze Mico Geraci. L’organismo sindacale è composto anche da Armando Algozzino, Alfio Avellino, Salvo Bonaventura, Jeanine Bongiovanni, Eugenio Cambria, Giuseppe Caramanna, Giovanni Casa, Maria Pia Castiglione, Alessandro Cavallaro, Gaetano Cristaldi, Francesco De Martino, Nino Lombardo, Alfredo Lo Presti, Nino Marino, Giancarlo Mattone, Salvo Mavica, Nino Potenza, Angelo Oliveri, Stefano Passarello, Serena Vitale.
L’Esecutivo Uil, che nelle scorse settimane aveva reso noto il corposo e impegnativo “Progetto per Catania-Ripartire in sicurezza e legalità”, si è lungamente soffermato questo pomeriggio sulle “attese vane” dei catanesi in materia di infrastrutture.
“A oggi – scrive il Sindacato dei Cittadini in un documento – sono in fase di sofferta realizzazione solamente le 2 tratte di Metropolitana Nesima-Monte Po e Palestro-Stesicoro, mentre la Monte Po-Misterbianco è paralizzata da un contenzioso al Tar e non si hanno notizie della prima fase di aggiudicazione della Stesicoro-Aeroporto. È a rischio un finanziamento di 400 milioni di euro”.
“Dal fronte Anas non arrivano segnali incoraggianti. Unica gara espletata è quella relativa al secondo lotto della Libertinia, nel Calatino, ma senza certezze sulla data di inizio lavori. Stessa … nebbia sull’Istituto case popolari, perché sono stati assegnati i lavori di ristrutturazione per 60 alloggi di Giarre mentre risultano non pervenuti tutti gli altri impegni di spesa a Catania e negli altri comuni”. Enza Meli e la Uil, infine, puntano il dito sul “cantiere promesso” per la realizzazione della Cittadella Giudiziaria: “Sono previsti 40 milioni per la sua realizzazione, ma sinora risultano spesi appena 2 milioni per la demolizione dell’ex Palazzo delle Poste. Il progetto di ricostruzione doveva essere pronto entro maggio, speriamo che possa venire alla luce nelle prossime settimane. Le ferie, dopo tanti mesi di sosta forzata, possono aspettare!”.
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