Nel tardo pomeriggio di ieri i militari della guardia costiera di Riposto, a seguito di numerose segnalazioni da parte di privati cittadini, hanno recuperato ed attivato la catena di soccorsi per salvare una tartaruga marina della specie protetta “Caretta Caretta” in evidente stato di difficoltà natatorie e respiratorie, portata a riva da bagnanti di un lido, in località di Marina di Cottone del territorio di Fiumefreddo di Sicilia.
Aveva ingerito ami
La malcapitata testuggine, dell’età compresa tra di circa 3 e 4 anni, aveva ingerito ami e presentava ancora nella cavità orale i grovigli di lenza che fuoriuscivano dal “becco” e che non le consentivano la piena mobilità e l’esercizio delle funzioni vitali.
Affidato al Wwf e al centro soccorso zoofilo
L’esemplare, con un carapace della lunghezza di 50 centimetri circa, dopo essere stato sottoposto ai primi accorgimenti da parte del personale dell’ufficio circondariale marittimo di Riposto, secondo le indicazioni dei veterinari, è stato affidato alle cure del personale volontario del Wwf-Sicilia Nord Orientale, coadiuvati dal soccorso zoofilo, e successivamente trasportato al centro di recupero tartarughe marine di Brancaleone per essere sottoposto alle necessarie cure mediche e chirurgiche per il suo successivo reinserimento nell’habitat marino.
La collaborazione è essenziale
“La tutela dell’ambiente marino e della relativa fauna – si legge in una nota della capitaneria di Riposto – rientra tra i principali compiti istituzionali volti a proteggere il prezioso e delicato ecosistema naturale, e si ringrazia la fondamentale collaborazione di tutti i volontari delle associazioni ambientaliste che contribuiscono notevolmente alla salvaguardia del mare. La guardia costiera invita tutti i cittadini a voler segnalare con tempestività al numero 1530 tutti gli avvistamenti o eventuali spiaggiamenti di specie protette ferite o in difficoltà, che siano tartarughe marine, delfini, cetacei o altro ancora, al fine di poter attivare la rete di soccorsi e l’intervento immediato del personale specializzato (biologi marini, medici veterinari, ecc.) teso al salvataggio di queste specie, molte delle quali in via di estinzione”.
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