Forza Italia accresce la già folta pattuglia di amministratori azzurri in provincia di Catania. Nelle ultime ore sono state formalizzate un’adesione e due nuove nomine assessoriali indicate dal partito guidato nel Catanese da Marco Falcone.

I Comuni coinvolti

A Mascalucia entra in giunta il consigliere azzurro Damiano Marchese, sostituendo la dimissionaria Antonella Cinardo a cui va il ringraziamento della comunità forzista. A Bronte il sindaco Pino Firrarello ha ratificato la nomina ad assessore della consigliera Maria De Luca, prima degli eletti azzurra alle ultime amministrative. Infine, a Linguaglossa, l’assessore comunale Salvatore Greco ha ufficializzato l’adesione al movimento fondato da Silvio Berlusconi.

Il commento di Marco Falcone

“La nostra squadra di amministratori – afferma Marco Falcone, commissario FI per Catania e provincia e assessore regionale – continua ad incrementarsi in tutta la provincia, esprimendo capacità, radicamento e cultura del buongoverno apprezzate in tutte le comunità locali e fuori. Siamo convinti che la via della rigenerazione della politica passi da un costante e sincero collegamento con gli elettori e le loro esigenze quotidiane sul territorio, rafforziamo Forza Italia lavorando in tale direzione. Agli amministratori formuliamo – conclude Falcone – i migliori auguri di buon lavoro nell’interesse dei loro Comuni”.

La rielezione di Mattarella e la riflessione nel centrodestra

Pochi giorni fa l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone era intervenuto sulla frattura del centrodestra durante il voto per il Quirinale

“La rielezione di Sergio Mattarella è una buona notizia per l’Italia, dopo una pantomima che non ci consegna nessun vincitore. Ora, la generosità del Presidente non deve servire a rinviare o celare la priorità assoluta dell’immediato futuro: la RIGENERAZIONE della politica, a tutti i livelli. In Parlamento, per evitare crisi e figuracce come in queste ore, occorre riportare una rappresentanza realmente agganciata alla realtà del Paese, alla vita quotidiana degli italiani. Come? Facendo le riforme istituzionali e, soprattutto, con una buona legge elettorale che ripristini le preferenze. Solo così avremo eletti e partiti autorevoli, non più ostaggio di peones e degli slogan del momento. Partiti più credibili significano stabilità e buon governo. Il centrodestra, dopo aver fatto la dovuta autocritica, dovrà saper interpretare e spingere su tale rinnovamento. Questo è ciò che chiedono ai leader quei milioni di elettori ad oggi lontani, disorientati, che invece vogliono finalmente riconoscersi in un organico progetto di governo liberale, europeista e popolare”.

 

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