La loro bimba è affetta da una gravissima patologia polmonare ma a chi li vuole aiutare chiedono solo preghiere rinunciando “non per sprezzo ed orgoglio” la somma di trentamila euro raccolta nella scuola della piccola. La bimba Bea di 4 anni, messinese, si trova oggi ricoverata al reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico di Catania.
“Grazie per la generosità, ma vogliamo solo che preghiate con noi, non vogliamo i soldi che sono stati raccolti, solo che preghiate con noi. Devolvete l’intera somma a chi ha più bisogno”. A scriverlo in una lettera Mirko e Caterina Scarfò Pavone. Nei giorni scorsi è iniziata una gara di solidarietà per aiutare i genitori a curare la bimba ma oggi questi ultimi annunciano di voler rinunciare alla somma raccolta che ammonta a circa 30 mila euro.
“Nei giorni scorsi – spiega il padre della bimba – ricevo la telefonata della Preside della scuola frequentata da Bea, che conosco bene ed è affezionata alla bambina. Mi informa che vogliono fare qualcosa per noi, che pregherà per la salvezza di Bea e che, insieme alle altre maestre e tanti genitori, hanno pensato di aprire una campagna di raccolta fondi in segno di solidarietà. Non abbiatela a male se vi dico che non possiamo accettare tanta generosità. Alle cure di Beatrice penseremo noi familiari. E’ giusto che la vostra benefica offerta vada a chi non può affrontare tragedie umane senza il supporto della solidarietà. Spero non intravediate in questa mia rinuncia una forma di orgoglio o sprezzo del vostro meraviglioso gesto, perché la mia rinuncia è soltanto il desiderio di indirizzare al meglio il vostro cuore”.
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