Un sabato di proteste a Catania.  Numerose le iniziative che fanno riferimento a manifestazioni nazionali.

Sono scesi in piazza i lavoratori dell’igiene ambientale che hanno protestato di fronte alla Prefettura. Un’iniziativa promossa Fp Cgil, Fit Cisl Reti, Uiltrasporti e Fiadel.

L’attuale fase di transizione che sta interessando il settore dell’igiene ambientale, con i ripetuti tentativi di portare a risultato la riforma voluta dal legislatore regionale con la legge regionale 9/2010 e le successive modifiche si è ormai caratterizzata, forse irreversibilmente, per la mancata soluzione di tutte le criticità che il sistema degli ATO ci ha consegnato nell’ultimo decennio.

Per i segretari generali delle quatto sigle sindacali catanesi, Agliozzo, Torrisi, Bonaventura e Condorelli, la protesta è “contro i licenziamenti facili perché Utilitalia e Assoambiente vogliono approfittare del Jobs Act per trasformare ogni passaggio di azienda in una concreta minaccia di licenziamento. Puntiamo ad un giusto aumento delle retribuzioni perché Utilitalia e Assoambiente vogliono un Contratto Collettivo Nazionale senza soldi per i lavoratori. Protestiamo per il giusto diritto alla Salute perché Utilitalia e Assoambiente pensano ancora a un lavoro fatto solo di turni e raccolte massacranti e perchè vogliono un contratto collettivo nazionale privo di diritti e tutele, per affrontare al ribasso la sfida del mercato. Di fronte all’egoismo delle imprese la risposta deve essere forte”.

Protestano anche i lavoratori della grande distribuzione: un a Catania ed un sit in a Misterbianco davanti la Metro, un’azienda simbolo per i problemi di esuberi in atto.

“Siamo contrari alla drastica riduzione del costo del lavoro, ai tagli degli automatismi contrattuali riferiti agli scatti di anzianità ed ai passaggi di livello – commentano i segretari generali Margherita Patti per Filcams Cgil, Rita Ponzio per la Fisascat Cisl e Giovanni Casa della Uiltucs Uil – E lo siamo anche alla sospensione della 13 e 14 mensilità ai fini della maturazione del trattamento di fine rapporto. Riteniamo inoltre provocatoria la proposta economica di 15 euro della vacatio contrattuale che tende solo al baratto dei diritti”.

Ad incrociare le braccia 300mila addetti della grande distribuzione italiana per rivendicare il contratto nazionale di lavoro atteso da due anni e mezzo.

E’ prevista nel pomeriggio, invece, la manifestazione del comitato Casa x Tutti che rivendica il diritto all’abitare.

“A Catania – scrive il comitato in una nota – soffriamo una giunta che promette circa 200 alloggi a fronte di circa 13000 richieste, che affida alla Prefettura la gestione delle politiche sociali, che in “emergenza abitativa” compie un unico gesto forte: uno sgombero di una palazzina con oltre 60 persone, che alle continue richieste di confronto chiude le porte e si barrica dentro gli uffici”.

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