Nella serata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante e quelli del 12° Reggimento Sicilia, durante un servizio coordinato di contrasto all’illegalità diffusa nella zona centrale della città, nel transitare lungo via Crispi angolo Corso Martiri della Libertà, sono stati attirati dalla presenza di un 26enne extracomunitario, che fuori di sé, stava causando il panico tra i passanti e l’incolonnamento delle autovetture.

La ricostruzione dei carabinieri

In particolare il soggetto, in forte stato di escandescenza, dopo aver inveito contro gli automobilisti in transito, afferrava da un cassonetto dei rifiuti una bottiglia di birra in vetro, brandendola in maniera minacciosa verso chiunque si trovasse a passargli vicino in quel momento. Ne scaturiva quindi una situazione di grande timore e pericolo per i molti cittadini presenti, visto l’orario di punta, che accorrevano verso i carabinieri per chiedere aiuto e per evitare che la situazione precipitasse per davvero, vista la situazione.

L’intervento dei militari

L’immediato intervento dei militari tuttavia non placava le ire dell’extracomunitario, che sempre armato, iniziava a minacciare anche gli equipaggi dell’Arma, che comunque riuscivano a bloccarlo e a renderlo inerme, riportando la calma tra i passanti e gli automobilisti.

I precedenti di polizia e gli alias dell’extracomunitario

L’uomo veniva a quel punto condotto presso gli Uffici del Comando Provinciale Carabinieri di Catania per i necessari accertamenti dai quali emergeva come lo stesso fosse gravato da numerosi precedenti di polizia e avesse ben nove alias.

Durante le fasi di identificazione, lo stato di alterazione psicofisica del soggetto continuava comunque a peggiorare, circostanza che induceva i militari, per tutelare la sua salute e incolumità, a richiedere l’intervento di personale sanitario, che sottoponeva il giovane ad un trattamento sanitario obbligatorio, trasportandolo nel Reparto di Psichiatria dell’ospedale San Marco. L’extracomunitario veniva inoltre contestualmente denunciato in stato di libertà per “resistenza a pubblico ufficiale”.