Le eccellenze siciliane in vetrina per la promozione di un territorio unico e dei suoi prodotto. Ha aperto i battenti Expo Food & Wine, la grande manifestazione dedicata all’enogastronomia e all’agricoltura, che per tre giorni trasforma Catania nella capitale del gusto.
A tagliare il nastro con l’organizzatrice dell’evento, Alessandra Ambra, il sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione, l’assessore alle Attività produttive, Nuccio Lombardo e il presidente di Sostare – l’azienda che ha sostenuto l’iniziativa annullando la sosta a pagamento nel piazzale Asia – Luca Blasi. “La manifestazione cresce di anno in anno e diventa sempre più punto di riferimento per le eccellenze siciliane – ha commentato Castiglione. Complimenti per l’idea, per l’allestimento, per la promozione dei prodotti e di tutto quello che ruota intorno all’enogastronomia. Anche i seminari sono interessanti – ha aggiunto – ed è importante discutere di come l’economia, attualmente stagnante, possa risollevarsi partendo proprio dalla qualità e dalla giusta attività di marketing”. Di evento che ricade positivamente su tutta la città ha parlato l’assessore Lombardo. “Ogni anno sempre è una sorpresa – ha detto. Migliora la qualità e siamo contenti come amministrazione, di supportare chi si scommette e mette la faccia”.
Grande mattatore della terza edizione del salone del buon cibo e del buon vino made in Sicily, Andy Luotto, uomo di spettacolo e cuoco, sul palco per presentare i numerosi cooking show realizzati da grandi Chef, come Alessandro Circiello, Federico Beretta, stella Michelin, Pietro Parisi e Seby Sorbello con l’intero staff, e preparare succulente prelibatezze, dedicate ai profumi siculi. “Questa manifestazione – ha detto – è una spremuta di Sicilia, ed è bellissimo essere qui.
Numerosi gli espositori da tutta l’Isola, i produttori e le aziende coinvolte, per un evento che punta a il favorire scambi e incontri tra produttori e buyer, nazionali e internazionali, rappresentando una concreta opportunità commerciale e un momento unico per stringere rapporti e creare contatti e sinergie, anche per il futuro.
“Sono soddisfatta dell’affluenza, della presenza degli operatori del settore. Siamo monitorati da grandi aziende
affermate nel mercato internazionale – ha evidenziato Alessandra Ambra – soddisfatte dell’esistenza di Expo Food & Wine, per il valore intrinseco della manifestazione. Il nostro obiettivo è migliorare ogni anno – ha aggiunto – per questo, invitiamo i visitatori a lasciare un commento, esprimere un pensiero”.
Vino, formaggio, salumi, ma anche attrezzature, ortofrutta, distillati e confetture, per quello che si conferma l’evento dell’anno, nell’ambito dell’enogastronomia e dell’agricoltura. Grande spazio anche ai dibattiti e alle presentazioni, nel pomeriggio, con la presentazione del libro della giornalista Carla Reschia “In viaggio con la cucina ebraica. Alla ricerca del cibo perduto”, edito da Algra, per la collana AG Gourmet. Un volume che, diviso in sei capitoli, che sono anche tappe di un viaggio ideale, da Venezia a Gerusalemme, racconta le origini storiche e religiose di alcuni tra i piatti tradizionali più antichi della tradizione ebraica. Con il seminario, Le tecniche di vendita per i prodotti agroalimentari e con la presentazione della rassegna teatrale Contemporary Foodandtheatre, ideato e promosso dall’associazione culturale NORA 2.0, dal Piccolo Teatro di Catania e, naturalmente, da Expo Food & Wine.
“Ringrazio chi ha sostenuto la manifestazione – ha concluso Alessandra Ambra – e gli espositori che raccolgono con me la sfida di promuovere, nei mercati nazionali e internazionali, le nostre eccellenze”.
Domani, tra le conferenze in programma, oltre alle degustazioni e ai cooking show, “Il Futuro è nell’agricoltura: Etica e Salute”, “Contraffazione e agromafie: liberare il mercato agroalimentare” e “La strada del facondia dei sapori e saperi di Sicilia, strumento inedito in Italia”. Le conferenze sull’agricoltura sono organizzate dai Consorzi di Tutela, le prime due da quello dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, la terza dal quello del Ficodindia dell’Etna Dop.
Sempre domenica 27, alle ore 18, Davide Paolini, giornalista del Sole 24 Ore che da anni entra nelle case degli italiani con “Gastronauta”, presenterà Il crepuscolo degli chef, testo in cui affronta il tema della cucina, oggi di straordinaria attualità. Paolini, da uomo di marketing e studioso dei consumi (è stato direttore marketing communication in Benetton) analizza come le trasmissioni televisive abbiano moltiplicato a dismisura il fenomeno del voyeurismo gastronomico, anche se, a questo clamore mediatico non corrisponde un innalzamento dei consumi, basti pensare che nell’ultimo anno in Italia hanno chiuso i battenti 10.000 ristoranti. Insieme a Paolini sarà presente lo chef mattatore Carmelo Chiaramonte, detto il “Cuciniere errante”, girovago e attore per passione, ma estremamente legato alla sua Isola e ai suoi sapori.
Lunedì pomeriggio Pietro Parisi, chef conosciuto a livello internazionale e noto per valorizzare il territorio, presenterà il suo ultimo libro: “La cucina che mi ha fatto dimagrire”, scritto a quattro mani con Flavio Pagano. Parisi, nel suo testo, racconta la sua lotta all’obesità e come sia riuscito a perdere 130 chili, della trasformazione del suo rapporto col cibo e con la vita da conflitto a una storia d’amore che lo ha portato a lavorare con Gualtiero Marchesi e Alain Ducasse sino a rinunciare alle Stelle Michelin. Parisi, detto il “cuoco contadino” ha cucinato per Papa Francesco, il Presidente Mattarella e Michelle Obama. Adesso sta realizzando anche un altro grande sogno: aiutare la sua terra, valorizzandone i prodotti e le tradizioni, per tenere la camorra – che ha preso di mira anche lui quando ha aperto il suo primo ristorante e con la quale ha avuto il coraggio di lottare – lontana dai giovani.
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