Un 85enne, Francesco Guzzardi, che al culmine di una lite scaturita per futili motivi ha ucciso con colpi di coltello il figlio Massimo, di 47 anni, è stato arrestato dai carabinieri a Palagonia, nel Catanese.

L’uomo ha confessato al magistrato della Procura di Caltagirone che indaga e ha disposto per lui gli arresti domiciliari. La vittima nel 1993 era stata arrestata e poi condannata per l’uccisione di una 16enne.

Il cadavere del figlio dell’uomo arrestato – la vittima presenta una profonda ferita al collo – è stato trovato la notte scorsa nella periferia di Palagonia.

Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri del Servizio investigativo scientifico del comando provinciale di Catania.

La lite, scaturita per dissidi di natura economica tra padre e figlio, è avvenuta nel giardino di un’abitazione di famiglia. L’85enne avrebbe impugnato una roncola ferendo mortalmente il figlio al collo. Sono stati alcuni familiari a chiedere aiuto ai carabinieri della compagnia di Palagonia.

La ricostruzione dell’accaduto è stata fatta dai carabinieri dopo le iniziali versioni contrastanti dei genitori della vittima sui momenti immediatamente successivi al rinvenimento del cadavere e dopo la visione delle immagini di videosorveglianza della zona.

I primi accertamenti tecnico scientifici hanno permesso di ottenere “gravi e concordanti indizi di colpevolezza” nei confronti dell’uomo che, messo di fronte ai fatti di causa, ha confessato l’omicidio. L’85enne ha inoltre indicato ai carabinieri il luogo dove aveva nascosto l’arma del delitto, una roncola con tracce ematiche sulla lama, che era stata sequestrata dai carabinieri all’esterno della casa.

Il corpo della vittima, su disposizione della Procura di Caltagirone, è stato portato nel cimitero di Palagonia in attesa dell’autopsia. L’85enne, assolte le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in un centro di assistenza per anziani. Massimo Guzzardi 27 anni fa era stato arrestato assieme a un amico allora ventenne, che poi si suicidò nel carcere di Caltagirone, perché accusato di avere violentato e poi assassinato una giovane di Palagonia.

Lo scorso 17 luglio, una donna di 67 anni, Vittoria Gualdi, è stata accusata di avere ucciso a coltellate il figlio 49enne Elvis Motetta.
L’omicidio è avvenuto a Pallanzeno (Verbano – Cusio – Ossola), in Piemonte. La 67ennne, rimasta vedova dopo la scomparsa di recente del marito a causa di un infarto, al culmine dell’ennesima lite con il figlio, avrebbe afferrato un coltello e lo avrebbe colpito con almeno cinque fendenti. Stando a quanto si è appreso, il 49enne aveva avuto in passato problemi con la giustizia per la sua tossicodipendenza.

A dicembre dello scorso anno, ancora nel Catanese, una 54enne ha tentato di uccidere il figlio di 20 anni, affetto da tetraparesi spastica e ritardo mentale, facendogli ingerire tutto il contenuto di un flacone di gocce di un sedativo e tentando di soffocarlo riempiendogli la bocca con della carta assorbente inzuppata di profumo. A fermarla è stata la badante della famiglia.
A contestare il tentato omicidio alla donna è stata la procura di Catania, sulla base di indagini dei Carabinieri, che ha ottenuto la misura cautelare degli arresti domiciliari presso una Comunità Terapeutica Assistita.
In quest’ultimo caso, si è trattato di una tragedia familiare sfiorata, assai probabilmente dettata dalla disperazione della donna per le condizioni del figlio.

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