Quattro ore di sciopero nazionale dei metalmeccanici, in seguito alla rottura delle trattative per il rinnovo del contratto; quattro ulteriori ore di sciopere alla StMicroelectronics di Catania. Agitazione proclamata dalla Uilm contro l’atteggiamento della Direzione aziendale che continua a mostrarsi indifferente alle esigenze di lavoratrici e lavoratori, insensibile di fronte a un malessere ormai diffuso.
Sulla vertenza nazionale di settore, la segreteria provinciale Uilm guidata da Matteo Spampinato spiega che “Fim-Fiom-Uilm sono state di fatto costrette allo sciopero dopo la rottura delle trattative con la controparte, la Federmeccanica, che vuole sostanzialmente eliminare in Italia il contratto collettivo proponendo appena un 5 per cento per il recupero dell’inflazione”.
“Gli imprenditori − aggiunge l’organizzazione sindacale − vogliono affidare gli aumenti solo alla contrattazione di secondo livello, pur sapendo che ad esempio in St Microelectronics l’integrativo non viene rinnovato da più di due anni. Così, si vogliono surrettiziamente introdurre le gabbie salariali che penalizzerebbero alcune regioni e alcune aziende rispetto alle altre”.
Lo sciopero di 4 ore bissa quello del 30 maggio, quando lavoratrici e lavoratori con Uilm e Fim Cisl avevano massicciamente manifestato alla StM contro la negazione del pieno esercizio del diritto ai congedi parentali. In quell’occasione, l’organizzazione di categoria della Uilm aveva ribadito “la disponibilità al dialogo per trovare soluzioni condivise” preannunciando, in caso contrario, nuove iniziative di protesta.
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