Due minorenni sono stati colti in flagrante dai poliziotti mentre tentavano di smontare una moto per rubare alcuni pezzi. In realtà non si tratterebbe di ladri seriali. Uno dei due ha confessato che lo avrebbe fatto perché aveva danneggiato il giorno prima la moto del padre. Per paura aveva quindi deciso, aiutato da un complice, di rubare i pezzi di ricambio per rimettere tutto a posto. Prima però di arrivare alla confessione i due hanno cercato di darsi alla fuga ma sono stati inseguiti e fermati.

Le accuse

Entrambi hanno rimediato una denuncia per furto aggravato in concorso e uno anche per resistenza a pubblico ufficiale. Ad operare sono stati i poliziotti del commissariato Borgo Ognina, a finire ne guai due ragazzi di 17 e 16 anni.

Sorpresi dalla volante

I due ieri pomeriggio sono stati sorpresi dalla Volante mentre tentavano di rubare alcuni parti di carrozzeria di uno scooter Honda Sh parcheggiato in corso Italia, ai bordi della carreggiata. Alla vista dei poliziotti i due ragazzi tentavano invano la fuga: mentre uno dei due veniva immediatamente bloccato, l’altro, dapprima riuscito a dileguarsi a bordo di un motociclo, successivamente veniva rintracciato dagli agenti e denunciato, oltre che il tentato furto, anche per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

La confessione

Condotti negli uffici del commissariato Borgo Ognina, il più giovane dei due confessava agli agenti che il giorno prima aveva utilizzato di nascosto lo scooter del padre incidentandolo. Proprio per evitare che questi lo scoprisse, non avendo i soldi per comprare il pezzo di ricambio, aveva pensato di rubarlo da uno scooter dello stesso tipo e sostituirlo.

Altra disavventura con una minorenne

In questi giorni gli agenti a Catania sono stati impegnati anche per un’altra vicenda che ha visto coinvolta una ragazzina, anche se per ben altro motivo. Una minorenne è stata salvata dalla polizia dopo aver minacciato attraverso whatsapp il suicidio. L’episodio si è verificato intorno alle tre di qualche notte fa, quando è pervenuta sulla linea 112 una richiesta di aiuto da parte di una insegnante di una scuola superiore catanese. La donna, infatti, poco prima aveva appreso da alcuni studenti, particolarmente allarmati, che una loro compagna di classe aveva esternato in un gruppo whatsapp intenti suicidi. La giovane, contattata più volte, risultava irreperibile da diverse ore. Gli agenti sono riusciti a rintracciarla in un cantiere in stato confusionale e in bilico sopra un’impalcatura.

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