Un giovane di 21 anni è stato arrestato in seguito alle veloci indagini portate avanti da polizia e carabinieri per un incidente mortale avvenuto giovedì scorso sulla tangenziale autostradale di Messina. A bordo della sua fuoriserie il 21enne a tutta velocità avrebbe tamponato il veicolo a bordo del quale viaggiava la vittima. In seguito ad una serie di accertamenti sono emerse altre gravi violazioni.

Le accuse

L’arresto è stato effettuato da agenti della sottosezione autostradale di Messina A20 del compartimento della polizia stradale di Catania e del comando stazione carabinieri di Giarre. Insieme hanno eseguito la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del ventunenne della provincia Catanese indagato per il reato di omicidio stradale aggravato dallo stato di alterazione psicofisico, dalla mancanza del titolo abilitativo alla guida, e quindi della patente, oltre che dal mancato rispetto delle norme del codice della strada.

Lo sviluppo delle indagini

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, hanno consentito di ricostruire la dinamica di un grave incidente stradale che, nella serata dello scorso giovedì, ha causato la morte di una persona che viaggiava a bordo di una utilitaria lungo la tangenziale autostradale di Messina. Secondo l’ipotesi formulata dagli uomini della stradale il giovane arrestato viaggiava a forte velocità alla guida di un Suv Porsche di grossa cilindrata, peraltro sprovvisto di copertura assicurativa. A causa del mancato rispetto delle norme del codice della strada, avrebbe tamponato violentemente l’auto sulla quale sedeva la vittima insieme ad altri familiari rimasti lievemente feriti.

Non aveva la patente

Il ragazzo, inoltre, era privo di patente, in quanto gli era già stata ritirata, ed in stato di alterazione psicofisica per l’assunzione di stupefacenti. Sulla scorta dei rilievi tecnico scientifici effettuati dalla polizia e degli ulteriori elementi acquisiti in fase d’indagine, il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Messina ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere per l’indagato. “A sottolineare la gravità dell’episodio – si legge in una comunicato di carabinieri e polizia stradale -, significativi appaiono i riferimenti alle modalità oggettive della condotta di guida, connotata da assoluta gravità e totale disinteresse per l’incolumità altrui, nonché per la refrattarietà all’osservanza della legge essendosi messo alla guida pur sapendo di essere privo di patente”.

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