Altri 11 daspo sono stati emessi dal questore della provincia di Padova, Marco Odorisio, nei confronti degli ultras catanesi coinvolti negli scontri avvenuti allo Stadio Euganeo lo scorso 19 marzo, durante l’andata della finale di Coppa Italia Serie C tra il Padova e il Catania. Di questi undici, 6 avranno la durata di dieci anni con obbligo di firma per dieci anni, 4 la durata di cinque anni con obbligo di firma per cinque anni e uno della durata di tre anni. Sono stati emessi anche 11 Fogli di via obbligatori della durata di 4 anni.

Le telecamere inchiodano gli ultras

Dagli approfondimenti investigativi eseguiti dalle Digos di Catania e Padova, dalla locale Divisione Polizia Anticrimine, sulla base dei filmati della videosorveglianza dell’impianto sportivo e delle riprese effettuate da personale del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica del Triveneto, è stata l’invasione di campo e la condotta violenta posta in essere da ulteriori 10 sostenitori della compagine etnea nei confronti dei quali, oltre al deferimento in stato di libertà all’autorità giudiziaria per i reati inerenti la normativa sulle manifestazioni sportive e per la resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale, sono stati emessi a firma del questore di Padova altrettanti provvedimenti di divieto di accesso nei luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive.

La guerriglia all’Euganeo

Una serata con scene da guerriglia urbana quella vissuta lo scorso 19 marzo allo stadio Euganeo quando gruppo di ultras siciliani, durante l’intervallo della partita (poi vinta 2-1 dai padroni di casa), aveva sfondato il cancello del proprio settore entrando nella tribuna occupata dai biancoscudati, lanciando fumogeni e distruggendo gli striscioni. Altri hanno fatto invasione di campo, lanciando da lì i petardi. Immediato l’intervento delle forze di polizia, con cariche nella curva nord per fermare la violenza. Gli agenti, dopo aver riportato la calma, hanno portato via una decina di tifosi catanesi. La partita è ripresa, dopo una sospensione di 15 minuti. Negli scontri, fortunatamente, non si erano registrati feriti.

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