Mano pesante sugli allevatori che pascolano nel catanese in aree vietate, che lo scorso anno erano state devastate da incendi. I carabinieri hanno avviato dei controlli a tappeto nelle aree boscate di Paternò, identificando numerosi capi di bestiame e i loro conduttori. In 8 sono stati sanzionati con oltre 6 mila euro di multe per aver portato i capi di bestiame a pascolare in terreni in cui c’era un divieto in seguito agli incendi avvenuti lo scorso anno. Una norma infatti vieta il pascolo in aree in cui si sono verificati roghi per almeno 15 anni, nell’ottica del contrasto agli incendi boschivi.

I controlli pianificati con al prefettura

I carabinieri del comando provinciale di Catania, su input della prefettura, hanno pianificato numerosi servizi preventivi di controllo del territorio mirati a contrastare il fenomeno degli incendi boschivi nelle aree rurali della provincia etnea, già fortemente colpita nel corso della precedente stagione estiva. In particolare, i carabinieri della compagnia di Paternò, con il supporto dei colleghi dello squadrone eliportato cacciatori di Sicilia, hanno svolto un servizio coordinato a Paternò nella zona di Ponte Barca e delle contrade “Sciddicuni” e “Pietralunga” dove, più frequentemente, si sono verificati incendi boschivi.

Attività preceduta da verifiche tecniche

Il servizio è stato preceduto da una minuziosa attività informativa, consistente nell’acquisizione, raccolta e consultazione dei catasti degli incendi degli ultimi anni, dove sono indicate le particelle di terreno già percorse dal fuoco. Per questo, come prevede la legge quadro in materia di incendi boschivi, queste aree sono soggette a vincolo di destinazione d’uso per almeno quindici anni.

Le sanzioni

Le zone boscate ed i pascoli i cui terreni siano stati percorsi dal fuoco sono stati dunque sottoposti a controllo. Ad essere state identificate 42 persone, principalmente agricoltori e allevatori di bestiame: 8 sono state sanzionate  con multe per complessivi 6.250 euro per aver fatto pascolare mandrie di bovini in violazione del divieto di pascolo decennale nei soprassuoli delle aree boscate percorse dal fuoco.

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