Una giornata di prevenzione per insegnare come salvare i bambini dal soffocamento. In programma domenica 9 ottobre l’iniziativa “Una manovra per la vita”, organizzata dalla Società di Medicina di Emergenza ed Urgenza Pediatrica (SIMEUP) in tutta Italia con l’obiettivo di insegnare a genitori, nonni, insegnanti e bambini le manovre da attuare in caso di ostruzione delle vie respiratorie da corpo estraneo (giocattoli, alimenti).

Per la provincia di Catania, l’iniziativa si terrà dalle 9.30 alle  12 in Piazza Castello ad Aci Castello, con l’intervento di medici e infermieri, istruttori certificati, che, anche attraverso l’uso di un manichino, spiegheranno e dimostreranno come evitare il soffocamento dei bambini. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti.

L’attività sarà coordinata da Francesco Di Pietro, coordinatore del Centro di Riferimento regionale per la formazione in emergenza della SIMEUP e responsabile del Pronto Soccorso Pediatrico dell’Azienda ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro, in seno all’Unità Operativa di Pediatria diretta da Antonella Di Stefano.

Come spiegano i pediatri della SIMEUP, l’ostruzione delle vie aeree per inalazione di corpi estranei è un’evenienza drammatica che, se non prontamente risolta, può portare ad esiti fortemente invalidanti fino alla morte. Secondo i dati ISTAT, il 27% delle morti classificate come “accidentali”, nei bambini da 0 a 4 anni, avviene per soffocamento causato da inalazione di cibo o di un “corpo estraneo”.

Nelle fasce d’età 5–9 anni e 10–14, la percentuale diminuisce progressivamente (11,5% e 4,7%), ma rimane comunque tra le più significative cause accidentali. La SIMEUP promuove quindi “la prevenzione degli incidenti che rappresentano la prima causa di morte e di invalidità tra i bambini e gli adolescenti. Soltanto l’informazione e la formazione sulle conoscenze dei pericoli può evitare l’incidente ed una semplice manovra può salvare una vita. Saper e saper fare è il messaggio di questa giornata”.

“Nel caso del lattante – sottolinea Di Pietro – quindi approssimatamene fino al primo anno di età, la manovra prevede che il soccorritore, da seduto, posizioni il bambino disteso sulla propria gamba, che fungerà da piano di appoggio rigido.  Tenendo il bambino a pancia in sotto, con il corpo leggermente inclinato verso il pavimento, si dovranno dare prima 5 colpi a mano aperta fra le scapole dopodiché, girando il bimbo in posizione supina, si dovranno effettuare 5 compressioni toraciche”.

“Alternando quindi sequenze di 5 “pacche interscapolari” e 5 “compressioni toraciche” si dovrà ripetere la manovra finché il corpo estraneo non venga espulso. Nel caso invece di bambini più grandi – continua Di Pietro – ovviamente è più difficile utilizzare la propria gamba come piano rigido, perciò si dovrà ricorrere alla cosiddetta “Manovra di Heimlich”, che consiste nell’abbracciare da dietro il bambino, posizionando le mani (una delle quali chiusa a pugno) tra ombelico e processo xifoideo (più o meno alla base dello sterno) e comprimendo l’addome con movimenti “antro posteriori”, dal basso verso l’alto”.

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