Tutelare in ogni modo il diritto alla salute dei cittadini siciliani. Questo l’obiettivo dichiarato da Forza Italia stamane a Catania, nel corso di una conferenza stampa nella quale sono state illustrate le criticità del piano di riordino ospedaliero in Sicilia annunciato dall’assessore Gucciardi.

“Abbiamo chiesto e chiederemo nuovamente con determinazione il ritiro di un errato progetto di rimodulazione ospedaliera, sbagliato sia sotto il profilo metodologico, sono mancati la concertazione con i territori e un parere preventivo della commissione Sanità dell’Ars che di merito, comportando il declassamento dell’intera sanità siciliana – dichiara l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’ARS –. Il Partito Democratico si è reso colpevole di una politica al ribasso, dimostrando una chiara e dannosa subordinazione nei confronti di Roma”.

“Decidere, come ha fatto Crocetta, di chiudere reparti di alta specializzazione va contro ogni logica, si deve eliminare quello che non funziona – afferma l’eurodeputato azzurro Salvo Pogliese, coordinatore per la provincia di Catania –, non la buona sanità privando della possibilità di curarsi migliaia di cittadini. Il malgoverno di Crocetta e del Pd, dopo aver ridotto in ginocchio la Sicilia, ora si accanisce anche contro il sacrosanto diritto dei siciliani ad avere cure adeguate e di qualità senza essere costretti a viaggi della speranza”.

“Nei prossimo giorni avvieremo un tavolo tecnico-politico per strutturare la proposta di Forza Italia sul riordino ospedaliero in Sicilia – dice il deputato nazionale Basilio Catanoso, responsabile della stesura del programma elettorale azzurro per le regionali del 2017 –. Servono concertazione e buon senso, elementi totalmente venuti meno da parte del governo Crocetta”.

A Catania il piano Gucciardi penalizzerebbe fortemente anche l’ARNAS Garibaldi, smantellata nelle sue eccellenze – conclude Giuseppe Arcidiacono, coordinatore di Forza Italia per la città etnea –, con la cancellazione o il ridimensionamento di reparti che hanno portato in alto il nome della sanità cittadina”.
All’incontro hanno preso parte anche numerosi operatori della sanità siciliana.

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