“Il Governo Musumeci resta vigile riguardo l’avvio dell’iter per la privatizzazione dell’aeroporto di Catania. La Regione Siciliana, dando l’assenso alla cessione di quote, non ha però concesso una delega in bianco ai vertici della Sac, la società di gestione della scalo di cui comunque il Governo, indirettamente, controlla solo una quota minoritaria. Infatti, il via libera alla collocazione sul mercato delle quote viene oggi subordinato alla presentazione di un puntuale e strategico Piano industriale per Fontanarossa. Il percorso, del resto, è ancora lungo perché, in primo luogo, dovrà essere selezionato un advisor internazionale.

Dopo, gli eventuali acquirenti dovranno dimostrare di sostenere corposi investimenti infrastrutturali, oltre che a garantire considerevoli vantaggi finanziari per gli enti soci. Abbiamo così posto dei paletti al fine di evitare potenziali svendite, salvaguardando gli interessi dei siciliani e quelli di uno scalo dove, comunque, permarrà una significativa e influente presenza pubblica”.

Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone a seguito dell’assemblea dei soci della Sac svoltasi ieri.

Un percorso più volte illustrato su grandi linee, ma che fa un passo avanti, con la scelta della modalità di cessione delle quote da parte dei soci. Tra le varie possibilità esposte dall’Ad Nico Torrisi è stata preferita quella del ‘trade sale’: la cessione di una quota di maggioranza a un partner privato selezionato con procedura ad evidenza pubblica.

Ipotesi, questa, vista favorevolmente da tutti i soci, previe le opportune verifiche ai fini di un approfondimento legislativo.

“Un’operazione che decide le sorti di un’importante infrastruttura strategica per la Sicilia come l’aeroporto di Catania deve passare giocoforza dall’Ars. Se ciò non è avvenuto consideriamo responsabile in primis il presidente della regione Nello Musumeci, che alla operazione avrebbe dato il la con il suo nulla osta e capace solo fare il passo del gambero”.  Lo affermano i deputati regionali del M5S, commentando la notizia, diffusa dalla stampa, del via libera alla vendita di una parte delle azioni dell’aeroporto catanese, avviata con l’ok del cda della Sac, la società che gestisce lo scalo Bellini di Catania e di Comiso.

“Poco – proseguono i deputati – è dato di sapere sui progetti di sviluppo infrastrutturale. Musumeci venga a riferire in aula, spiegando i dettagli dell’operazione, che al momento giustamente desta non pochi interrogativi tra i cittadini”.

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