Un uomo di 29 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio e porto abusivo di armi, è stato arrestato a Catania con l’accusa di aver commesso quattro rapine nel rione Borgo-Sanzio. Secondo le indagini, condotte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania, l’uomo sceglieva le sue vittime appostandosi davanti a un fast food in via Passo Gravina. Dopo averle individuate, le seguiva in auto e, una volta in zone isolate e poco illuminate, le aggrediva con violenza, sottraendo loro denaro e smartphone.
Brutali rapine
La violenza delle aggressioni ha costretto molte delle vittime a ricorrere alle cure mediche ospedaliere. L’uomo non esitava a usare calci e pugni per raggiungere il suo scopo, dimostrando una pericolosità sociale che ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
La prima rapina in via Puccini
La prima rapina è avvenuta in via Giacomo Puccini. Il 29enne ha avvicinato la vittima con un pretesto, l’ha afferrata e trascinata in auto, dove l’ha ripetutamente colpita con calci e pugni per rubarle un costoso smartphone.
La seconda rapina
La seconda rapina si è consumata in via Rosso di San Secondo. La vittima era in auto, in attesa dell’apertura del cancello di casa, quando l’uomo è apparso all’improvviso, ha aperto lo sportello e, minacciando un’aggressione fisica, si è fatto consegnare tutto il denaro contante.
La terza e la quarta rapina
La terza rapina è avvenuta in piazza Cavour, dove l’uomo ha strappato di mano lo smartphone alla vittima. La quarta rapina è avvenuta all’interno dell’area di un fast food in via Passo Gravina, dove, ancora una volta, la vittima è stata minacciata e derubata del suo smartphone.
L’identificazione e l’arresto
Grazie alla collaborazione delle vittime, che hanno fornito dettagli utili per l’identificazione, gli agenti del Commissariato “Borgo Ognina” sono riusciti a risalire all’autore delle rapine. L’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria e, vista la sua pericolosità e l’elevato rischio di reiterazione del reato, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere.
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