“I turisti se ne vanno, ma i problemi restano. La Sicilia ha bisogno d’aiuto, ed è urgente”. Poche ma significative le parole rilanciare attraversi i social da Selvaggia Lucarelli, la nota giornalista, scrittrice, blogger, conduttrice radiofonica, commediografa e attrice teatrale italiana, che attraverso i suoi canali sta rilanciano un’emergenza che da qualche giorno ha colpito la provincia catanese. Si tratta del problema rifiuti, per cui la Sicilia in generale da lungo tempo ne soffre per la mancanza di impianti per lo smaltimento. Le parole della Lucarelli, con tanto di foto che immortala una delle tante strade inondante da spazzatura, non fanno altro che porre il territorio catanese sotto i riflettori nazionali.

Una questione anche politica

Questa emergenza inevitabilmente ha finito per spostare il problema sul mirino politico. Marco Forzese, coordinatore di Cantiere Popolare a Catania, proprio in questi giorni è intervenuto sul problema dell’emergenza rifiuti nel catanese chiedendo le dimissioni del sindaco Salvo Pogliese.

Dietro all’emergenza problema incancreniti

Ci sono tanti fallimenti in questa situazione: prima di tutto quello del sistema delle discariche; c’è poi l’appalto, assegnato prima dell’insediamento dell’attuale sindaco, che ha previsto il “porta a porta” in una parte minima di Catania, lasciando a circa 270 mila catanesi le file di cassonetti che si riempiono dei rifiuti anche dell’hinterland.

Il lungo post del sindaco

Lungo post su Fb nei giorni scorsi, del sindaco catanese: “In queste ore – si legge – si sta, faticosamente, ritornando a una quasi normalità, raccogliendo i rifiuti non raccolti e accumulati in prossimità dei cassonetti. Nell’arco dei primi cinque giorni della prossima settimana i rifiuti ancora in strada verranno tutti raccolti e l’emergenza rientrerà, almeno per sessanta giorni, grazie all’impegno dell’Assessore Baglieri nel trovare una soluzione per tamponare il disservizio. Come Sindaco della Città sento di dover chiedere scusa ai cittadini per questi disagi e le immagini che stiamo vedendo nei quartieri, anche se la causa non è certo addebitabile a nostre responsabilità, visto che sono ben 150 i Comuni che hanno subito la chiusura di una discarica, quella della Sicula Trasporti, ormai satura”.

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