Entro una settimana le ditte di spurgo di pozzi neri della provincia di Catania potrebbero riprendere a scaricare i liquami alla Sidra. È l’impegno preso dai vertici della società partecipata del Comune etneo al termine dell’incontro, tenutosi nel Palazzo della Regione (ex Esa), convocato dal presidente Nello Musumeci, insieme all’assessore dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, e al dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti, Salvo Cocina, con una delegazione di lavoratori e operatori del settore.

Da metà dicembre, a causa della ridotta attività della Sidra nello stabilimento di Pantano d’Arci, per il problema relativo allo smaltimento dei fanghi di depurazione, le ditte erano state costrette a sospendere i servizi in tutta la provincia, mettendo a rischio settanta posti di lavoro.

Secondo l’intesa raggiunta oggi, la Sidra avvierà una nuova organizzazione nel rapporto con l’utenza, che consentirà alle imprese addette al servizio di potere riprendere l’attività. Si tratterà di una fase transitoria, in attesa di definire la qualità dei liquami da trattare, anche con l’intervento normativo della Regione, se ritenuto necessario.
Al termine dell’incontro, il governatore Musumeci ha espresso soddisfazione “per la disponibilità mostrata dalle parti a trovare un’intesa che scongiuri licenziamento di lavoratori e condizioni critiche di carattere igienico-sanitario”.