“Sono 24 le proposte siciliane ammesse al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare del Ministero per le Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Tre sono della città metropolitana di Catania”. A darne notizia è il deputato M5S alla Camera, presidente della commissione Difesa di Montecitorio, Gianluca Rizzo.
Solo 3 sono in provincia di Catania
“I progetti della Città Metropolitana di Catania ammessi in graduatoria – dice Rizzo – sono quelli relativi alla riqualificazione dell’ex Cinema Metropol di Caltagirone, del Centro direzionale Nuovaluce di Tremestieri Etneo e del Centro fieristico Le Ciminiere di Catania”.
Otto milioni e mezzo per i lavori
Per i lavori sono stati assegnati 8.480.000 euro che permetteranno di realizzare opere di riqualificazione, risparmio energetico e abbattimento dell’inquinamento ambientale e per il cinema Metropol di recupero funzionale e riqualificazione ambientale.
Rizzo (M5S): “Importanti ricadute dei fondi Pnrr”
“Senza i fondi del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, commenta Rizzo – non ci sarebbe stata la possibilità di realizzare questi importanti interventi di riqualificazione urbana del territorio che, nel caso del cinema Metropol, oltre a riconsegnare alla città di Caltagirone un edificio da troppo tempo abbandonato, permetterà di creare lavoro di cui molto si sente il bisogno”.
Per la Sicilia 400 milioni
Al vaglio dell’alta Commissione istituita presso il Mims sono arrivate oltre 290 proposte da Regioni, Comuni e Città Metropolitane. In Sicilia arriveranno 400 milioni dei 3,2 miliardi a disposizione.
I criteri di finanziamento
Le graduatorie sono state stilate sulla base di indicatori che hanno tenuto conto dell’impatto sociale, culturale, urbano territoriale, economico-finanziario e tecnologico.
Il Sunia
“In Sicilia il bisogno abitativo è tale – spiegava nei mesi scorsi il Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari) – che non ci si può permettere di sprecare questa opportunità”. Solo un mese fa la protesta col grido di allarme: “Oltre 25mila famiglie a rischio sfratto in Sicilia”.
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