“I Comuni sono una parte fondamentale del sistema Italia, ma negli ultimi anni, precisamente dal 2012 a oggi, abbiamo assistito a un programma di tagli che vale ben 12 miliardi di euro. Gli enti locali hanno dovuto pagare una serie di scossoni finanziari che hanno prodotto la situazione in cui ci troviamo oggi. I sindaci devono amministrare l’azione più importante della democrazia, che è quella della protezione sociale. Oggi viene garantita con tante difficoltà e i cittadini si sentono meno protetti”. Così Guido Castelli, presidente Ifel (Istituto per la Finanza locale dell’Anci) già sindaco di Ascoli Piceno, ha iniziato la relazione conclusiva al convegno dal titolo “L’impatto del ‘nuovo’ pareggio di bilancio sulla gestione contabile degli Enti Locali” che si è svolto oggi  presso la Sala delle Arti, organizzato da Ifel Fondazione Anci, in collaborazione con Anci Sicilia e il Comune di Gravina guidato dal sindaco Massimiliano Giammusso: “I Comuni rimangono la spina dorsale del sistema istituzionale italiano – ha commentato in apertura dei lavori il primo cittadino – ma senza adeguati trasferimenti finanziari da parte dello Stato questa funzione potrebbe venir meno. Negli ultimi anni gli enti locali sono stati considerati solamente come centri di costo, seguendo criteri esclusivamente ragionieristici, senza tenere conto del fatto che, in ultima istanza, i tagli vengono pagati dai cittadini”.

“Oggi è emersa una specificità della Sicilia – ha dichiarato il segretario generale di Anci Sicilia Mario Emanuele Alvano durante il suo intervento – abbiamo una condizione finanziaria degli enti locali siciliani più difficile che nel resto d’Italia. Spesso le difficoltà nascono da un conflitto tra le norme regionali e nazionali: tutto questo si può risolvere se riusciamo a far sedere sullo stesso tavolo lo Stato le regioni e gli enti locali. Questa è la richiesta più importante che Anci Sicilia ha avanzato al governo regionale. È evidente che la condizione finanziaria va tutelata anche con un livello di trasferimenti invariato e su questo ci siamo confrontati e c’è stato un formale impegno del governo a mantenere quest’anno le stesse dotazioni finanziarie del 2018. In questa sede – ha concluso – sono lieto di annunciare che il sindaco Massimiliano Giammusso è entrato a far parte del coordinamento regionale di Anci Sicilia e il consigliere comunale Paolo Kory nel coordinamento Giovani della nostra associazione”.

“Proprio partendo dal quadro emerso dalle relazioni– ha concluso Castelli- chiediamo che ci sia un riordino complessivo degli enti locali, della finanza locale ma sopratutto semplificazione. Molte regole cervellotiche impongono stress organizzativi ai nostri sindaci e alla loro macchina amministrativa. Questo può avvenire delineando un’idea di autonomia secondo la regole della adeguatezza e differenziazione, due criteri che, pur riconoscendo le differenze reali tra le varie parti d’Italia, ribadiscono il principio che da Courmayeur a Caltanissetta tutti abbiano gli stessi diritti”.

L’evento è stato l’occasione per un momento di incontro con i neo-diciottenni gravinesi ai quali è stata omaggiata una copia della Costituzione Italiana edita da Ifel e consegnata in presenza del presidente del Consiglio comunale Claudio Nicolosi e dal vicepresidente nazionale Anci Giovani Samuel Battaglini. Sono intervenuti al tavolo dei relatori: Stefania Finocchiaro, segretario generale del Comune di Gravina di Catania, Elena di Carpegna Brivio (costituzionalista Università di Milano-Bicocca); Ivana Rasi (Comune di Viterbo – esperto Ifel); Angelita Menza (responsabile settore finanziario Comune di Gravina di Catania); Letterio Lipari (Comune di Enna – esperto Ifel).