I comuni siciliani manterranno per il 2019 le stesse risorse dell’anno precedente. Nel corso dell’incontro del Presidente e del Segretario generale dell’Anci Sicilia, svoltosi ieri a Palermo, con gli assessori regionali Bernardette Grasso e Gaetano Armao, ci è stata data rassicurazione che in riferimento ai 115 milioni di euro previsti per investimenti (utilizzabili anche per il pagamento della quota capitale delle rate di mutuo) già nei prossimi giorni, in sede di Conferenza Regione Autonomie locali, verrà erogato un primo acconto cui farà seguito il saldo e in riferimento ai trasferimenti delle risorse di parte corrente è stato preso un impegno a rendere disponibili anche i circa 23 milioni di euro, originariamente accantonati in attesa della definizione, della vicenda del FIPRS (Fondo Immobiliare pubblico della Regione Siciliana)”.
Questa la dichiarazione del presidente Anci Sicilia, Leoluca Orlando nel corso del consiglio regionale svoltosi stamattina a Villa Niscemi a Palermo.
“Il Governo regionale – continua il presidente Orlando – sul modello di quanto già avvenuto per gli Enti intermedi dell’Isola e dando seguito alla nostra mozione approvata in occasione dell’Assemblea regionale dello scorso 8 ottobre, si è impegnato richiedere, già domani, in Conferenza Unificata la costituzione di un Tavolo di confronto permanente Stato-Regione-Anci per affrontare le specifiche problematiche dei Comuni Siciliani quali l’armonizzazione tra la normativa nazionale e quella regionale, la riscossione dei tributi locali e la necessità di misure a compensazione della scarsa capacità fiscale di molti territori, anche per far fronte al crescente numero di Comuni in stato di dissesto e in pre-dissesto finanziario.
“Riteniamo che sia necessario, poi, intervenire in sede di Conferenza Unificata anche con misure per favorire gli investimenti e lo sviluppo economico superando il progressivo impoverimento territoriale e le gravi carenze infrastrutturali”.
“Auspichiamo – conclude il presidente Orlando – che lo Stato possa trovare una soluzione per il ripianamento del disavanzo della Regione Siciliana, non pregiudicando così i trasferimenti di risorse in favore dei Comuni e per i servizi essenziali”.
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