La polizia ha chiuso una sala giochi abusiva in pieno centro storico a Catania. L’operazione è stata condotta della squadra amministrativa della divisione polizia amministrativa, assieme agli agenti della squadra mobile a seguito di un’attività info investigativa.

I poliziotti sono, così, entrati all’interno dell’immobile che ospitava la sala giochi abusiva, che in realtà era una abitazione di due vani, hanno trovato installate e funzionanti, 7 slot machine illegali e una macchina cambia monete.

Slot sequestrate e sanzioni per oltre 71.000 euro

Tutti gli apparecchi elettronici da gioco sono stati sequestrati e, a fronte della contestazione degli illeciti amministrativi rilevati, sono state comminate nei confronti del responsabile sanzioni per un ammontare di 71.032 euro.

Pochi giorni fa l’operazione Game Over II

Pochi giorni fa una vasta operazione denominata Game Over II ha visto gli agenti della polizia di Stato impegnati nelle province di Palermo, Ragusa, Messina, Agrigento e Trapani per dare esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip di Palermo, su richiesta della Dda nei confronti di 12 indagati, a vario titolo, per il reato di associazione per delinquere semplice, di illecite scommesse on line e intestazione fittizia di beni.

Degli indagati 5 sono in carcere, 2 domiciliari e 5 divieto di soggiorno a Palermo.

La raccolta delle scommesse

I componenti dell’associazione a delinquere sul territorio nazionale raccoglievano, anche per via telematica, scommesse di vario genere illecitamente su siti internet appartenenti a società maltesi prive di concessioni in Italia da parte dei Monopoli di Stato, reiterando reati di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse. Per cinque indagati c’è l’aggravante di per aver commesso il fatto avvalendosi della forza di intimidazione di cosa nostra.

I due rampanti presunti esponenti di Cosa Nostra

In primo piano, secondo le indagini della squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti, ci sono due rampanti di Cosa nostra: da una parte, Antonino Fanara, boss di Passo di Rigano, il clan degli Inzerillo, di recente condannato a 11 anni e 4 mesi, dall’altro, Guglielmo Ficarra, della Noce.

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