Pretende che gli venga preparato subito il pranzo e non esita nel tentare di strangolare la madre, “rea” di non aver messo il piatto a tavola. Giornata di follia a Catania, un uomo arrestato dopo aver provato a fuggire su un autobus. Per lui anche dei precedenti di violenza sempre nei confront9i della madre.

L’aggressione a Librino

E’ stata la polizia ad aver effettuato l’arresto a Catania. L’uomo per strada, in viale Moncada nel quartiere di Librino, avrebbe tentato di strangolare l’anziana madre dopo averle inveito contro urlandole. Voleva che la donna tornasse subito in casa a preparargli il pranzo.

La tentata fuga

E’ stato bloccato mentre tentava di fuggire a bordo di un autobus. Gli agenti sono intervenuti in seguito all’allarme dato da alcuni passanti. L’uomo era stato in passato già arrestato per violenze dei confronti della madre, per le quali era stato anche destinatario di un ammonimento da parte del questore.

La condanna nel Palermitano

Una situazione di estrema violenza si registrò anche nel Palermitano. Prima avvelena e poi strangola la madre e per quel che ha fatto dovrà scontare tanti anni di carcere una giovane. Il gup di Palermo Maria Pino ha condannato nel luglio scorso, in abbreviato, a 20 anni di carcere la ragazza di 17 anni accusata di avere ucciso la madre. La vittima è Teresa Spanò, un’insegnante che morì la notte tra l’1 e il 2 gennaio scorsi. Secondo gli inquirenti la giovane oltre a mettere nel cibo una grosse dose di un farmaco, avrebbe anche strangolato la donna. L’omicidio avvenne a Bagheria, nel Palermitano.

Un primo tentativo di avvelenamento

Gli inquirenti accertarono che la minore, già a novembre, aveva tentato di avvelenare la madre. Ma in quel caso la docente, a causa della forte intossicazione, era finita in ospedale riuscendo a salvarsi. Dopo l’omicidio la ragazza venne affidata a una comunità protetta, ma poi il gip le impose il carcere. Questo perché alla base sarebbero stati riscontrati “sintomi di un’attuale ed accresciuta pericolosità sociale”.

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