Una donna e persino i poliziotti aggrediti a Catania. E’ accaduto in via Acicastello dove un uomo di 30 anni, di nazionalità rumena, già colpito dal provvedimento di ammonimento per atti di violenza domestica nel maggio dello scorso anno, è stato arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.

La segnalazione

Personale delle Volanti è intervenuto in via Acicastello dove era stata segnalata sulla linea di emergenza la presenza di una donna che era stata aggredita dal convivente. Giunti tempestivamente sul posto, gli agenti trovavano la vittima dell’aggressione, a cui personale paramedico stava prestando i primi soccorsi, ancora in evidente stato di choc. Nel frattempo, si è avvicinato il compagno convivente della donna, il quale ha iniziato a inveire minacciosamente contro i poliziotti e, alla richiesta dei documenti, è andato in escandescenza, opponendo una violenta resistenza.

La colluttazione con gli agenti

Da questo momento di tensione è nata una colluttazione, a seguito della quale uno dei poliziotti ha riportato lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. Il giovane è stato bloccato e accompagnato in questura, mentre la donna è stata trasportata da un’ambulanza in ospedale, dove le sono state diagnosticate contusioni ed escoriazioni su tutto il corpo nonché un ematoma al collo dovuto a un tentativo di strangolamento. Come previsto dal protocollo per il “Codice Rosso”, una volta dimessa, la vittima è stata accompagnata in questura dove ha formalizzato la denuncia contro il suo aggressore.

Il racconto della vittima

La donna ha riferito che fin dall’inizio del loro rapporto, circa tre anni e mezzo fa, l’uomo aveva usato nei suoi confronti violenza fisica e psicologica, diventando sempre più aggressivo, soprattutto quando faceva abuso di alcolici. Ciò nonostante, spinta dal forte sentimento provato nei suoi confronti, non lo aveva mai lasciato, perdonandolo in svariate occasioni. Nel 2020 aveva formalizzato una denuncia nei confronti del compagno, a seguito di ulteriori episodi di violenza. In merito poi a quest’ultima aggressione ha raccontato agli agenti che dopo essere rientrata a casa dal lavoro, il compagno, in evidente stato di ubriachezza, l’ha aggredita senza alcun motivo, tirandole i capelli, sferrandole un pugno in viso, mordendole un braccio e, infine, cercando di strangolarla a mani nude. Lei è riuscita a divincolarsi e a fuggire in strada, dove è stata soccorsa da alcune persone che hanno chiamato il 112.

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