Catania

Strappo fra Pogliese e la Lega, si dimette anche l’assessore Cantarella

  • Il sindaco Pogliese sostituisce un assessore
  • La Lega non ci sta e critica la scelta
  • Tensione fra sindaco di Fratelli d’Italia e alleati leghisti
  • E alla fine la Lega annuncia l’addio all’alleanza e si dimette anche l’altro assessore Fabio Cantarella

Sale la tensione nella giunta Pogliese e diventa sempre più profondo lo strappo con la Lega.Per il sindaco di Catania è un normale avvicendamento politico ma per la Lega, che perde in giunta un uomo chiave, si tratta di mero manuale Cencelli che con tiene conto dei fatti. Violati i principi del dialogo e il Carroccio annuncia “Non ci sono le condizioni politiche per poter proseguire in questa esperienza amministrativa”.

L’avvicendamento nella giunta Pogliese

Facciamo un passo indietro per raccontare quel che succede. E’ un comunicato secco quello del sindaco. “Avvicendamento nella giunta Pogliese, il primo a quasi tre anni e mezzo dall’insediamento dell’esecutivo comunale”, recita. Il sindaco Salvo Pogliese ha nominato Andrea Barresi assessore, al posto di Alessandro Porto.

Il Capo dell’Amministrazione nell’annunciare che nei prossimi giorni gli assegnerà le deleghe, ha ringraziato Alessandro Porto per l’impegno profuso.

Leggi anche

Strappo nella giunta Pogliese, la Lega esce dal governo della città

Chi è il nuovo assessore

Andrea Barresi, 38 anni, avvocato civilista, al suo terzo mandato di consigliere comunale, il più votato alle ultime elezioni amministrative di Catania con oltre 1900 preferenze, ha annunciato che lascerà lo scranno nell’assemblea cittadina per assumere in esclusiva quello di assessore.

Al consiglio comunale gli subentrerà Sonia Agata Sofia, medico dell’azienda ospedaliera Cannizzaro, prima dei non eletti nella lista “In campo con Pogliese”.

Leggi anche

Strappo nella giunta Pogliese, “Sindaco interessato solo alle poltrone, sua gestione fallimentare”

La bordata della Lega

“La scelta politica del sindaco di Catania e coordinatore regionale di FdI in Sicilia Salvo Pogliese di escludere il nostro coordinatore politico provinciale Alessandro Porto dalla giunta comunale ha fatto prevalere la linea della distribuzione di posti e poltrone a quella degli atti concreti in favore della comunità” dice il segretario regionale Nino Minardo insieme al responsabile provinciale Anastasio Carrà.

Quel che la Lega ha fatto per Catania

“Un atto concreto fu il “Salva Catania”, lo stanziamento di centinaia di milioni di euro per Catania grazie alla Lega al Governo e a Matteo Salvini allora Ministro dell’Interno; quello di oggi è invece un atto unilaterale e inopportuno del sindaco Pogliese e da questo genere di politica basata sulla giostra di incarichi, sedie e poltrone a Catania la Lega prende le distanze”.

Minardo e Carrà annunciano l’addio della Lega alla maggioranza di Catania

“Non ci sono le condizioni politiche per poter proseguire in questa esperienza amministrativa, continuiamo a lavorare con serietà, lealtà e concretezza per i catanesi anche senza posti in giunta.

Un cambio di rotta incomprensibile per gli alleati autonomisti

“Nelle scorse settimane avevamo salutato con favore l’iniziativa del sindaco di confrontarsi con il tavolo dei partiti del centrodestra. La prima volta , dopo tre anni e mezzo, ma almeno l’illusione di una apprezzabile iniziativa di confronto politico. Non nascondo la sorpresa nell’apprendere che l’interesse del sindaco era sbrigativamente quello di trovare solidarietá per modificare equilibri di giunta e nuovi assetti di sottogoverno, piuttosto che dare corso alla nostra richiesta di affrontare i nodi politici dello sviluppo e la drammatica condizione socioeconomica della nostra cittá” si legge nella nota degli Autonomisti firmata da Pippo Reina, coordinatore politico provinciale Mpa, e dall’assessore regionale Antonio Scavone.

“A questo punto, con una posizione condivisa dai presenti, abbiamo invitato Pogliese a rivalutare nel merito e nei tempi quanto comunicato. Ci siamo lasciati con l’ impegno di rivederci. Oggi leggiamo di decisioni e scelte che sono uno schiaffo al dialogo ma ancora di più una grossolana compressione che mortifica e comprime la rappresentanza politica di un partito nazionale come la Lega di Salvini. Ed è ancora più grave che tale mortificazione gratuita sia impressa da chi , di un partito nazionale, è dirigente regionale. Non vorremmo che inquietudini personali abbiano potuto appannare la lucidità e l’equilibrio politico che il sindaco ha sempre il dovere di garantire”.

Saluta anche l’altro assessore Fabio Cantarella

E dopo una domenica quasi intera arrivano le dimissioni anche dell’altro assessore leghista. “Sono un uomo di partito, il primo amministratore locale ad avere aderito alla Lega otto anni addietro, e dove c’è la Lega ci sono io, dove non c’è non ci posso essere io” dice Fabio Cantarella, assessore all’Ambiente e Sicurezza del Comune di Catania e unico siciliano nella segreteria nazionale di Matteo Salvini, annunciando le sue dimissioni dalla giunta Pogliese.

Venuta meno la fiducia

“La sostituzione non concordata con i vertici del partito del collega assessore Porto – continua Cantarella – fa venire meno il necessario legame di fiducia e collaborazione tra il Sindaco e la Lega. In questo contesto per me non ci sono più le condizioni per continuare a svolgere con serenità e lealtà il mio ruolo di assessore”.

Va via l’assessore ai rifiuti in piena emergenza

“Mi addolora che si interrompa improvvisamente l’impegno senza precedenti che ho messo sul fronte dei rifiuti, un percorso costruito in tre intensi e appassionati anni di lavoro. Un impegno che sta già iniziando a dare i suoi frutti nei primi quartieri storici, come San Giorgio e San Galermo per esempio, in cui abbiamo introdotto la raccolta differenziata col sistema del porta a porta e tolto i cassonetti. Sistema che via via sarà introdotto in tutta la città per una svolta epocale che si aspettava da tempo. Per amore di Catania spero che le mie dimissioni non finiscano per compromettere anche la sintonia della giunta comunale con un leader nazionale come Matteo Salvini che ha avuto per Catania attenzione e impegno senza precedenti: dall’oltre mezzo miliardo di euro che hanno consentito all’ente di tornare vivo quando non si potevano neppure pagare gli stipendi, al mega progetto di videosorveglianza finanziato con fondi del ministero dell’interno che a settimane renderà più sicura Catania con oltre 200 telecamere in rete. Vorrei ringraziare ogni singolo amministratore, inclusi quelli di municipio, per il cammino fatto assieme e per ogni singolo intervento eseguito fianco a fianco nei quartieri, nelle strade lì dove la gente aveva un problema, conclude l’esponente della Lega.

Leggi l'articolo completo