- Inchiesta morti dopo vaccino
- Sospesa la distribuzione di AstraZeneca
- Nessun nesso accertato fino ad ora con la morte dell’agente di polizia
- Covid19 in Sicilia, in una settimana casi in aumento del 3,9%
Prosegue il dibattito sulla pericolosità o meno del vaccino anti-Covid distribuito e già somministrato in Italia da parte di AstraZeneca. In Italia, così come negli altri Paesi europei, è stata sospesa la distribuzione su tutto il territorio nazionale.
L’intervento del procuratore di Catania
Sulla vicenda interviene anche il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, che in una nota afferma che “non constano elementi che consentano di ipotizzare che gli eventi sui quali sta indagando siano sintomatici di un pericolo nell’utilizzo del vaccino dì AstraZeneca, e neanche di alcuni suoi lotti, da parte della generalità dei soggetti nei cui confronti tale utilizzo è consentito”. Secondo Zuccaro “la fermezza di tale convinzione è dimostrata dal fatto che lo scrivente e la stragrande maggioranza dei magistrati e del personale di questo ufficio si sono recati a ricevere la somministrazione del vaccino“.
Nessun nesso con la morte dell’agente di polizia David Villa
Nella nota viene sottolineato inoltre che “per quanto concerne il decesso dell’agente di polizia Davide Villa, l’accertamento della causa mortis costituisce oggetto di un procedimento di competenza della Procura di Messina, con la quale sin dall’inizio si è stabilito un collegamento investigativo per evitare sovrapposizioni e duplicazioni di attività. I primi accertamenti medici effettuati, seppur parziali rispetto ai quesiti proposti, consentono tuttavia di affermare che, in base alle caratteristiche genetiche riscontrate in relazione ai quesiti proposti, non sussistono fattori genetici predisponenti ad eventi trombotici a carico del Villa, mentre invece dalla storia clinica pregressa dello stesso risulta che questi rientrava nelle categorie per le quali è raccomandata la somministrazione di un diverso vaccino. Ciò tuttavia – sottolinea il procuratore di Catania – non comporta di per sé l’esistenza di un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino di Astrazeneca e il decesso del Villa, valutazione per la quale sono necessari numerosi altri accertamenti di competenza, come si è detto, di altra Procura”.
“Altri accertamenti – conclude Zuccaro – sono in corso sulle componenti del lotto del vaccino somministrato al Villa e ad altro paziente attualmente in cura per eventi trombotici al fine di verificare le modalità di conservazione e trasporto del lotto da cui sono stati prelevati i vaccini in questione e se per determinati soggetti con caratteristiche genetiche o con storie cliniche particolari tali componenti possano rappresentare un rischio”.
Commenta con Facebook