Per 700 forestali del territorio etneo, regolare avvio al lavoro da fine maggio ma con una novità nelle visite mediche. A differenza degli anni passati, infatti, queste saranno effettuate in ambulatorio a Catania e San Giovanni la Punta, non nei cantieri. Considerati i maggiori disagi e oneri a carico degli operai, in questo caso i cosiddetti centocinquantunisti, abbiamo chiesto e ottenuto dall’Azienda Foreste spiegazioni per tale scelta”.

Lo afferma Nino Marino, segretario territoriale Uila, che in mattinata ha raggiunto telefonicamente il dirigente dell’Azienda regionale Foreste di Catania, Antonio Sirna.

L’esponente sindacale spiega: “La soluzione adottata dall’ente nasce da esigenze di tutela della salute, in considerazione dell’emergenza Coronavirus. Sono stati, infatti, individuati ambulatori che, oltre alla costante sanificazione, garantiscono il rispetto di tutti i requisiti indicati dalle norme e dai protocolli di sicurezza anticontagio. Come e più di prima noi manterremo massima attenzione su questa fase, che è necessaria per garantire a tutti l’effettivo diritto alla realizzazione delle giornate annue lavorative, e sul periodo di svolgimento dell’attività, perché la sicurezza sia massima”.

Il segretario generale della Uila aggiunge: “Siamo particolarmente soddisfatti dell’ormai imminente avviamento dei centocinquantunisti, mentre stiamo sollecitando tempi certi anche per i centounisti e i settantottisti. Ne ha bisogno il nostro territorio, in quanto si avvicina la stagione calda e l’allarme-incendi. Proprio adesso è tempo di intervenire per prevenire tali pericoli, così come noi continuiamo a chiedere inutilmente alla Regione una riforma forestale affinché sia massiccio e costante il presidio della Forestale nel contrasto al dissesto idrogeologico e alle altre insidie che rappresentano una minaccia gravissima non solo per l’ambiente ma anche per le persone”.

I forestali siciliani da tempo chiedono di poter tornare al lavoro, e a causa dell’emergenza covid19, ma di essere messi nelle condizioni di prestare il loro servizio in condizioni di massima sicurezza a garanzia della propria ed altrui salute.