Ci sono voluti 30 mesi di appelli, un progetto dettagliato di impianto e una manifestazione in strada con tanto di ombrelloni colorati, per far capire che nel 2023 piantare alberi di arancio amaro in un uno spartitraffico di 50cm, non sarebbe stato degno di un viale ne tantomeno di un regolamento del verde pubblico. E oggi lungo via Tisia e via Pitia prendono finalmente forma le tanto reclamate formelle di 2mt×2mt dove alloggeranno le alberature.

Cadono così di colpo tutte le scuse tirate in ballo in questi 2 anni da chi gli alberi non li voleva: dal terreno poco profondo, all’impossibilità tecnica e legale di realizzare una variante al progetto; dall’allungamento dei tempi di esecuzione delle opere, fino ai sottoservizi che ieri impedivano di realizzare i due filari su entrambi i lati della strada e che oggi sembrano essere scomparsi.

Tanta la gioia e soddisfazione nel vedere  parte di quel sogno di viale verde convertito oggi in opera pubblica.

Resta l’amaro in bocca per un’operazione che senza sfruttare gli ampi marciapiedi (come più volte suggerito) ha finito per dimezzare il numero degli alberi originariamente proposti annullandone l’effetto climatico e finendo per posizionarne molti sotto o accanto ai nuovi lampioni che con il tempo ne verranno inglobati dalle chiome.

Ma ne riparleremo tra qualche anno, chissà che nel frattempo non saremo riusciti ad ottenete anche gli alberi mancanti per poter finalmente fare una passeggiata all’ombra in Via Tisia.

Carlo Gradenigo 
(LEALTÀ &CONDIVISIONE)

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.