Continua con gli artisti Alessandro Librio e Evangelos Papadopoulos la ricerca attraverso i linguaggi, gli stili e le nazioni dell’arte contemporanea europea e internazionale del Verein Düsseldorf Palermo che sabato 14 ottobre alle ore 18.00 all’Haus der Kunst dei Cantieri Culturali della Zisa, presenta la mostra Brechen.

Il progetto, (in programma fino al 2 dicembre) mette in dialogo i due artisti che provengono da diversi ambiti delle arti visive, invitandoli a una riflessione sul concetto di “rottura” (in tedesco brechen). L’azione del rompere per utilizzare ciò che è stato distrutto come punto di partenza per un nuovo e ulteriore inizio è una pratica non inusuale nel processo artistico, e spesso risulta un momento necessario. Rompere un oggetto, un legame, una regola, tendendo il discorso artistico al suo estremo, fino a discostarsi dalla norma, in modo creativo, resiliente e talvolta disobbediente.

Come nel caso di Alessandro Librio (Erice, 1982) sound artist, compositore e artista visivo,  tra i più poliedrici e versatili della sua generazione, che nella sua carriera ha collaborato con i massimi artisti della scena internazionale – tra cui Patti Smith, Michael Moore, David Murray, Wim Wenders e Alvin Curran- e partecipato a manifestazioni quali 54°Biennale di Venezia Arte, Padiglione Italia, Manifesta 12, oltre ad aver girato il mondo con le sue istallazioni sonore e ambientali presentate in importanti istituzioni da Torino a Londra, da New York a Tokyo. 

Per gli spazi dell’Haus der Kunst, l’artista crea un’installazione multimediale che prosegue la ricerca sonora e visiva sulla città di Palermo già iniziata con Il suono dei fiumi (2017), attraverso cui l’artista ha fatto emergere con il suono, il paesaggio fluviale non più esistente e ormai dimenticato, e proseguita con So’No (2022), ultima opera installativa realizzata per il monte dei pegni di Palazzo Branciforte.

Questa volta Librio si confronta con la parte più buia e oscura della città, che descrive con il suo approccio multidisciplinare e sinestetico, filmando un furto con scasso nel centro storico, di cui poi scompone i suoni registrandone le vibrazioni e trascrivendone la partitura musicale, e le immagini. L’opera si completa con una live perfomance sonora, destinata a rimanere permanente per tutta la durata della mostra.

Dialoga con l’opera multimediale di Librio, la grande “’installazione spaziale” site specific di Evangelos Papadopoulos (Atene, 1974), ingegnere minerario e metallurgico che dopo la laurea ad Atene si è formato all’Università di Belle Arti di Münster, in Germania, iniziando sin dal 2011 una carriera internazionale con importanti riconoscimenti – Grant del Ministero della Cultura e della Scienza dello Stato della Renania Settentrionale-Vestfalia, Finanziamento del progetto NRW, in collaborazione con Daily Lazy Projectsm, Atene, Deutsch- residenza a Chongqing, Cina- e mostre personali e collettive in riconosciute istituzioni e gallerie in Europa e nel mondo: Gartenpavillon Malkasten, Düsseldorf , MOMus-Experimental Center for the Arts, Thessaloniki, Organhaus, Chongqing, China – solo per citarne alcune. 

Luogo: Haus der Kunst, Via Paolo Gili, PALERMO, PALERMO, SICILIA

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