“La nomina, da parte del direttore generale dell’Assessorato alla Salute di una commissione ispettiva con l’intento di verificare la fondatezza dell’impugnativa presentata dal direttore generale dell’IRCCS Oasi di Troina contro la revoca della sua nomina, rappresenta una forma d’intromissione nella vita e nella gestione in ente privato che potrebbe sfociare nell’inevitabile condizionamento dell’attività e delle scelte dell’Ente”. Lo dice Antonello Cracolici primo firmatario di un’interrogazione con la quale chiama in causa l’assessore regionale alla Salute. Così Lo scontro fra il Consiglio d’amministrazione dell’Oasi di Troina e il direttore generale licenziato Claudio Volante finisce sui tavoli della politica.

Il ricorso di Volante

L’ex direttore generale, rimosso dall’incarico lo scorso 28 febbraio, ha impugnato il provvedimento. Era stato nominato l’8 giugno 2021. Il ricorso era nell’aria da venerdì scorso, quando l’avvocato consigliere comunale è uscito allo scoperto con un duro atto d’accusa nei confronti dei vertici dell’Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico per il ritardo mentale e l’involuzione cerebrale senile, una struttura privata ma finanziata dalla Regione Siciliana.

La commissione ispettiva

La Regione, l’assessorato alla Sanità, ha deciso d’inviare gli ispettori all’Oasi per verificare la fondatezza delle accuse del direttore generale ricorrente. E Ora il deputato del Pd Antonello Cracolici interviene sull’Oasi con una interrogazione. “La nomina della commissione a nemmeno 18 ore di distanza dalla revoca dell’incarico di direttore generale dell’Oasi di Troina giustificata dal venir meno della “fiducia nei suoi confronti, a seguito delle sue azioni in chiaro contrasto con gli indirizzi strategici del CdA, e che hanno creato situazioni non in linea con la missione dell’Opera”

L’accusa di Cracoloci

Secondo Cracolici “è estremamente preoccupante, tenuto conto, per altro, che l’assessorato non si era per nulla interessato delle denunce d’ingerenze nella gestione dei servizi sanitari che stravolgevano la mission dell’Istituto presentate dalla Cgil regionale, ne della meticolosa attività d’indagine della commissione regionale antimafia dalla quale sembrerebbe che buona parte degli addebiti formulati abbiano trovato riscontro”. E Cracolici chiede all’assessore regionale alla Salute di chiarire “quali sono stati i presupposti normativi della nomina della commissione ispettiva, per quali ragioni si è intervenuti con estrema urgenza mentre si sono totalmente ignorate le precedenti segnalazioni e come intende intervenire per evitare che in futuro possano presentarsi ingerenze politiche sulla struttura sanitaria d’eccellenza siciliana”.