I sei componenti di una famiglia di Pietraperzia (Enna), che avevano scelto di non vaccinarsi, sono morti positivi al Covid, in poco più di un mese.
Chi sono le vittime della tragedia
Le vittime sono il padre ottantenne, il primo a morire a fine dicembre, la madre di 78 anni, un figlio di 50 anni e le due sorelle di 55 e 52 anni, ma secondo il racconto di un parente anche un sesto componente della famiglia sarebbe rimasto vittima del virus. Il padre, prima vittima, è morto a casa dopo l’arrivo del 118, gli altri 4 sono deceduti all’ospedale Umberto I di Enna dove erano giunti, a fine dicembre in gravi condizioni. L’ultima deceduta della famiglia, la 52enne, è morta ieri.
La testimonianza
“Siamo devastati. Abbiamo perso tutto”. A parlare è Noemi, 25 anni, nipote della settantottenne, morta ieri mattina per covid19. La nonna è deceduta a a poche ore di tempo dalla zia di 52 anni, entrambe all’Umberto I di Enna dove erano ricoverate dalla fine di dicembre. Noemi che ha perso, qualche giorno fa anche la madre, 55 anni, piange i sei membri della famiglia, e non cinque come si era appreso in un primo momento, uccisi dal Covid: i due nonni materni e la nonna paterna di 91 anni, la madre, la zia e lo zio, deceduto due settimane fa. Nessuno di loro era vaccinato. “Avevano paura – dice – c’erano stati amici e conoscenti che avevano avuto gravi conseguenze dal vaccino e, dunque, tutti avevano scelto di non farlo”. “Questa tragedia familiare – dice Emanuele Cassarà, direttore sanitario dell’Umberto I – dimostra che l’unica arma per evitare conseguenze così nefaste è il vaccino”.
A dicembre un’altra tragedia simile
Tre persone originarie di Canicattì (AG) sono morte nel giro di pochi giorni, stroncate dal Covid19. I tre abitavano in Germania ma la comunità del comune agrigentino si è stretta attorno al dolore di tutti quanti conoscevano le tre vittime. La tragedia nel dicembre scorso.
La tragedia a Pforzheim
Erano appartenenti a uno stesso nucleo familiare e sono morti a distanza di pochi giorni per aver contratto il Covid in Germania dove risiedevano. A morire il 3, 13 e 15 dicembre a Pforzheim sono stati rispettivamente Massimiliano Patti di 20 anni, il padre Claudio Patti di 58 anni e la madre Rita Di Naro di 49 anni. Secondo quanto si è appreso, nessuno dei tre aveva fatto il vaccino. I parenti hanno scritto un necrologio su un sito tedesco specializzato nel ricordo dei defunti.
Tragedia contrapposta a quelle per cui è additato il vaccino
Proprio oggi si apprende anche di un’altra tragedia sempre legata al Covid19 ma per la quale viene, invece, additato come responsabile il vaccino.
La procura di Palermo ha notificato un avviso di garanzia La morte dell’insegnante Cinzia Pennino, la professoressa del Don Bosco morta il 28 marzo a 17 giorni dalla somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca.
Il provvedimento è stato notificato al medico vaccinatore Vincenzo Fazio, difeso dall’avvocato Dario Gallo, che è indagato per omicidio colposo e nelle prossime settimane sarà interrogato dal pm Giorgia Spiri.
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