Il personale della Squadra Mobile della Questura di Enna, in esecuzione di un Mandato di Arresto Europeo (MAE) emesso dall’Autorità Giudiziaria Tedesca, ha arrestato un nigeriano, residente in questa provincia, indiziato di essere responsabile del delitto di frode informatica commesso in Germania.

L’uomo in carcere a Enna

La persona tratta in arresto ieri pomeriggio è accusata dalle autorità tedesche di aver acquistato online, in concorso con altri soggetti mediante carte di credito contraffatte, biglietti elettronici della compagnia ferroviaria tedesca DB AG, causando un danno alla compagnia di 34 mila euro. L’uomo, al termine degli atti di rito, è stato condotto presso la casa circondariale di Enna, a disposizione della Corte d’Appello di Caltanissetta.

Mafia nigeriana, tutti assolti in Cassazione, “Non fanno parte dell’Ascia nera”

La corte di Cassazione ha confermato le assoluzioni di primo e secondo grado per Muhammed Abubakar, Ken Osayande, Festus Pedro Erhonmosele, Osahenagharu Uwagboe e Kingsley Chima Isoguzo, . Erano accusati di fare parte della mafia nigeriana che si era stabilità nel mercato storico di Ballarò a Palermo. Erano accusati di associazione a delinquere aggravate dal metodo mafioso ed estorsione. Per i giudici della suprema corte dunque tutti gli imputati non fanno parte di una frangia della potente “Ascia nera”, un’organizzazione con una struttura simile a Cosa Nostra. Gli avvocati Cinzia Pecoraro, Antonio Pecoraro, Salvatore Sieli, Rocco Chinnici, Giovanni Rizzuti e Anastasia Righetti, hanno contestato la ricostruzione fatta dagli inquirenti e le affermazioni dei pentiti. Per i giudici dunque tutti gli imputati non fanno parte di una frangia della potente “Black Axe”, Ascia nera, un’organizzazione con una struttura simile a Cosa Nostra, che si sarebbe insediata nel rione Ballarò. Il simbolo con l’ascia che spezza le catene è un richiamo alla libertà che spetta a tutti gli individui.

Le pesanti richieste

Per tutti erano state chieste pene pesantissime fino a 30 anni di carcere. Sono state rigettate le richieste della parti civili. Per Kingsley Chima Isoguzo, caduta l’ipotesi di associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso, la cassazione ha rinviato alla corte d’appello per un nuovo processo per sequestro di persona