E’ caduto da un ponteggio in un cantiere dell’Ennese e muore un operaio. Tragica fine per Roberto Savasta, 28 anni, rimasto vittima questa mattina di un incidente sul lavoro. Il giovane avrebbe perso l’equilibrio e per lui non c’è stato scampo. Troppo gravi le ferite riportate, inutile la corsa verso l’ospedale di Enna.
Il primo giorno di lavoro
Stando ai primi accertamenti pare che il 28enne fosse al suo primo giorno di lavoro. Ma su questo sono in corso degli approfondimenti da parte dei carabinieri di Enna che hanno ovviamente aperto un’indagine sul tragico incidente sul lavoro, l’ennesimo che si verifica in Sicilia. I militari dell’Arma sono coadiuvati dai colleghi dell’ispettorato lavoro.
Le prime verifiche
Sono in corso una serie di sopralluogo sul luogo in cui è avvenuta la tragedia. Si sta anzitutto cercando di capire la posizione contrattuale della vittima, se davvero fosse alla sua prima giornata di lavoro. Inoltre si stanno facendo dei riscontri tecnici sulla regolarità del ponteggio e di tutte le attrezzature all’interno del cantiere.
Pochi giorni fa altra tragica morte in cantiere
Lo scorso 29 giugno si è verificata l’ultima tragica morte sul lavoro. E’ accaduto a Paternò, nel Catanese, dove un operaio edile di 61 anni ha perso la vita precipitando da un’impalcatura. L’incidente è avvenuto in via Erbe Bianche. L’uomo morto si chiamava Angelo Aiosa. Era conosciuto in paese visto che era stato candidato alle amministrative del 12 giugno nella lista Alleanza per Paternò, ma in città era molto conosciuto anche per essere un organizzatore di eventi.
Troppi incidenti
Sono tanti, troppi gli incidenti sul lavoro che avvengono in Sicilia. L’ultimo incidente sul lavoro in un cantiere a Corleone, nel Palermitano. Due operai di 67 e 40 anni sono rimasti feriti, dopo una caduta da un’impalcatura, riportando varie lesioni e fratture sparse in diverse parti del corpo. Entrambi sono stati anche travolti dal montacarichi. Hanno riportato varie fratture e sono stati trasferiti in codice rosso prima al pronto soccorso di Corleone e poi in una struttura ospedaliera di Palermo.
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