“Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare” sembra essere il motto di Andrea Graziano, founder e ideatore del brand Fud Bottega Sicula che ha studiato, insieme al proprio staff, alcune iniziative atte a reagire alla crisi dovuta alla pandemia senza fermarsi e, al contrario, cercando di capitalizzare questo tempo per tornare più forti di prima.
Pasti gratuiti per il personale degli ospedali milanesi, corsi di aggiornamento e approfondimento per tutti i dipendenti di sala e cucina, momenti di team working e svago con sport, degustazioni virtuali di vino e approfondimenti sulle eccellenze isolane, tutto rigorosamente on line, sono solo alcune delle attività che stanno coinvolgendo il personale di Fud in questi giorni di emergenza mondiale.
In particolare l’idea di offrire pasti gratuiti ai medici e agli infermieri impegnati in prima linea contro il coronavirus è solo una delle molte attività messe in campo dall’azienda Made in Sicily in questo momento di grave crisi per tutto il settore della ristorazione. “Insieme ad altri nove ristoranti milanesi portiamo pasti gratuiti agli ospedali della città – spiega Andrea Graziano – per sostenere con un gesto d’affetto i medici e gli infermieri impegnati in prima linea in questi giorni durissimi.” Al momento i dieci ristoranti consegnano 300 pasti al giorno negli ospedali milanesi Fatebenefratelli, San Giuseppe, Sacco, Bassini, San Raffaele e Policlinico.
“Non bisogna perdersi d’animo – aggiunge Graziano – è un momento difficile per tutti, anche per i nostri dipendenti che, all’improvviso, hanno dovuto interrompere la loro sana routine lavorativa e chiudere i locali. Fud è come una famiglia e per loro è stato traumatico l’evolversi degli eventi. Per questo abbiamo deciso di reagire e sostenerci a vicenda con una serie di attività on line e in video conferenza. Ci teniamo impegnati e quando tutto ripartirà saremo più forti di prima”.
Insieme all’azienda Accademy, che già da alcuni anni collabora con Fud Bottega Sicula su progetti di formazione continua per i dipendenti, sono stati messi a punto alcuni video corsi e momenti di studio on line su tecniche di servizio e procedure di cucina e sala. Inoltre, i ragazzi più volte alla settimana sono impegnati con i produttori che attraverso una piattaforma di conference call raccontano formaggi, salumi, ma anche vini e birre. A completare il tutto ci sono i corsi di inglese per la ristorazione “Inglish for Fud” e non mancano dei brevi momenti di incontro e svago, dove si prova a fare attività ginnica e di rilassamento muscolare, grazie alla buona volontà di un dipendente che presto prenderà la laurea in fisioterapia. Sui social invece arriva l’attivazione della campagna #unpaninoconfud, usando l’hashtag si può condividere il proprio panino casalingo sulla pagina di Fud per superare la nostalgia in modo goloso e creativo.
“Insomma, il personale di Fud non è rimasto neanche un giorno con le mani in mano, speriamo di non stancarli troppo – conclude ironico Andrea Graziano – sfruttare al massimo le nuove tecnologie e investire nella formazione sono da sempre due asset fondamentali per noi e a smettere adesso non ci pensiamo proprio”.
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